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Presunto tentato rapimento di una bimba di 6 anni a Formia: le indagini della Polizia

Dopo un allarme che aveva scosso la comunità, le indagini dei Carabinieri fanno emergere nuovi dettagli sulla vicenda del presunto tentato rapimento di una bambina di 6 anni a Formia

Pubblicato il 10 Agosto, 2023

Un episodio sul quale la Polizia ha voluto fare chiarezza quello che riguarda il tentato rapimento di una bambina di 6 anni a Formia. Indagini che rivelato nuovi dettagli sulla vicenda. La dinamica dell’evento si è rivelata più complessa di quanto inizialmente riportato.

Il Tentato Rapimento e la Reazione della Comunità

Nella mattinata del 6 agosto, un uomo si è presentato al Commissariato di P.S. di Formia per denunciare il presunto tentato rapimento di sua figlia di 6 anni. La bambina aveva raccontato di essere stata avvicinata da un uomo che l’aveva presa per un braccio e tentato di condurla verso una macchina con altri due uomini a bordo. Una donna era intervenuta per fermare l’uomo.

L’Evolvere delle Indagini

I Carabinieri hanno subito avviato indagini approfondite per comprendere esattamente cosa fosse successo. Le testimonianze raccolte inizialmente sembravano indicare un tentativo di rapimento. Tuttavia, i dettagli emersi dalle indagini successive hanno rivelato un quadro diverso.

Nuove Rivelazioni e Prospettive

Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato un’auto fermarsi nei pressi di un negozio di tabacchi, riprendendo tre individui. L’auto aveva poi ripreso la marcia, con uno dei soggetti che continuava a camminare sul marciapiede. Dalle immagini è stata estratta la targa dell’auto e identificato l’intestatario.

La Verità Emergente

Un cittadino straniero è emerso come uno dei soggetti coinvolti. Ha spiegato che aveva preso la bambina per il braccio per redarguirla dopo che la bambina l’aveva offeso con insulti. Questa azione, tuttavia, è stata fraintesa e ha creato una serie di voci errate sulla tentata rapina. Gli altri due soggetti sono stati rintracciati e tutti e tre sono stati deferiti all’A.G. di Cassino per il reato di violenza privata.

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