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Provincia di Latina, quando la green economy non resta solo sulla carta

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

La questione rifiuti in provincia di Latina resta uno dei tempi centrali sui quali la politica non riesce a trovare una sintesi.

Nonostante la regione abbia più volte sollecitato i sindaci pontini ad indicare siti nei quali costruire i propri siti di stoccaggio dei rifiuti, nell’ottica che prevede che ogni provincia deve provvedere da se allo smaltimento degli stessi, la situazione è ancora quella di stallo.

E’ evidente come, per paura di perdere consensi, soprattutto adesso che siamo alle porte di un incertissima tornata elettorale, prendere posizione su un argomento così delicato sarebbe oltremodo controproducente.

Chiunque sindaco desse il proprio benestare alla costruzione sul territorio del proprio comune di un impianto per lo stoccaggio degli inermi, perché questo chiede la regione, diventerebbe il nemico dei propri concittadini e sarebbe fatto a fettine.

Meglio far scadere i termini, quindi, e far decidere alla regione, o meglio, al commissario per l’emergenza rifiuti che verrebbe dalla regione nominato.

In tutto questo, però, si inseriscono esempi virtuosi di green economy ed ecosostenibilità come quello della Ind.Eco di Borgo Montello, alle porte di Latina.

Un’azienda che ormai da tre anni produce biometano liquido (BioLNG) ricavato dai rifiuti presso la discarica per rifiuti non pericolosi solidi urbani (RSU) di Borgo Montello (Latina), di proprietà di Greenthesis Group.

Nell’ottica di quella che viene chiamata economia circolare, la Ind.Eco. Ha stretto un accordo col Gruppo SOL per rifornire circa 80 stazioni di servizio di mezzi pesanti alimentati a metano liquido (LNG) presenti oggi in Italia. Una soluzione che permette di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera, rispetto a mezzi diesel tradizionali, responsabili di un impatto ambientale superiore ai 5 milioni di kg di CO2 all’anno.

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