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Newly appointed Italian Prime Minister Matteo Renzi gestures during a debate for a confidence vote at the Italian Senate on February 24, 2014 in Rome.Matteo Renzi was to unveil details of his ambitious government programme on Monday as he faced a confidence vote in parliament in a key test of his power to unite warring factions and secure a solid majority. The new premier is expected to present plans for rapidly overhauling the tax system, job market and public administration in his speech to the Senate, which will put his newly-formed cabinet to a confidence vote. AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Quirinale, Renzi: “No a interessi di bottega”. Spadafora: Capo dello Stato donna? “Bella novità”

Pubblicato il 29 Dicembre, 2021

“Sul Quirinale leggo i soliti retroscena di chi diceva che, nel 2015, avrei scelto il nome del Presidente con Berlusconi e di chi, nel 2021, diceva che avrei chiuso con Conte per un ministero in più. Questi profeti del nostro tempo dicono che io voglio fare l’ago della bilancia. Eppure è semplice da capire: non avrei mai lavorato per il Governo Draghi, se avessi voluto fare l’ago della bilancia. Avrei, al contrario, fatto nascere il Conte Ter, dove saremmo stati ben più incisivi e numericamente rilevanti”.

Lo si legge nella e-News di Matteo Renzi (Iv), che aggiunge: “Noi di Italia Viva prima pensiamo al Paese, poi al nostro interesse di parte. Accadrà anche questa volta: saremo impegnati per garantire un quadro istituzionale utile all’Italia, non a inseguire interessi di bottega. Molti acuti osservatori scrivono di me. Per adesso, non hanno azzeccato una sola previsione sulle mie scelte: chissà, magari è la volta buona che indovinano. Mentre si dilettano a parlare di noi, noi occupiamoci del Paese”.

Renzi e il Quirinale: tutte le strade portano a Draghi

L’asse con Matteo Salvini e un patto per le riforme potrebbero avere lo stesso risultato finale per il leader di Italia Viva. Scrive Il Foglio: “Citando quel Robert Frost che gli è spesso capitato di utilizzare, si direbbe che Matteo Renzi sta lì, con due strade davanti a sé nel bosco quirinalizio. Solo che la stranezza, stavolta, sta nel fatto che i sentieri portano entrambi alla stessa meta: Mario Draghi al Colle“.

Presidente donna, Spadafora: “ci vuole un nome votabile per il Movimento”

L’ex ministro del Movimento 5 Stelle Vincenzo Spadafora afferma, in merito all’appello di Conte per un capo dello Stato donna: “Secondo quanto ricordo, prima dell’elezione del capo dello Stato parlarne è sempre un grande classico. Si tratterebbe certamente di una bella novità, ci sono alcune personalità che per esperienza, cultura politica ed istituzionale sarebbero perfette. Un ruolo adatto, poiché delicato e importante. In alcuni articoli, però, ho letto anche nomi che non credo siano votabili per il Movimento”. A noi viene in mente il nome di Liliana Segre, legato anche a petizioni on line.

Spadafora ha aggiunto: “Se non torniamo ad una azione politica incisiva, rischiamo di scendere sotto il 10% . Penso che le prime scelte di Giuseppe Conte, come accedere al finanziamento pubblico, riabilitare la figura di Berlusconi, astenerci al Senato su Renzi e Cesaro, rimettere in discussione i due importanti referendum su eutanasia e cannabis, abbiano disorientato non poco il nostro elettorato”.

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