Pubblicato il 28 Marzo, 2023
Così Renato Pozzetto.
Dieci anni senza Enzo Jannacci. Il cantautore, morto il 29 marzo del 2013, ha lasciato un vuoto nel mondo della musica italiana e in tanti amici che hanno condiviso con lui pezzi importanti di carriera e di vita.
Tra loro l’attore, uno dei più cari, affida al Corriere della Sera un ricordo colmo di affetto e malinconia.
Pozzetto, che a luglio compirà 83 anni, scrive una lettera a cuore aperto nella quale immagina l’aldilà: “Lì c’è tutto e si può fare tutto e bene, proprio come facevi tu. Mi manchi tanto. Mi manca sentirti cantare, quando mi facevi ascoltare le tue novità. O quando ci confidavamo speranze, desideri e quelle cose che pensano tutti ma che non si possono dire. Ti ricordi quando mi portasti a fare un giro all’Idroscalo, sulla tua barca a vela? Era febbraio, faceva un freddo della Madonna, e noi eravamo vestiti come Roald Amundsen, l’esploratore, ma almeno lui aveva una tenda rossa”.
“Quando io arriverò dove sei tu – continua – se Lui me lo permetterà (io ci spero perché non è che abbia fatto tante cazzate), fatti trovare con il pianoforte e la chitarra. So che lì ci sono strumenti della Madonna. E io vorrei cantare, sai? Qui, con tutto quello che succede, mi mancano voglia e occasioni. Già so che faresti un’altra bella canzone, di quelle che fanno piangere come una fontana, anche perché quaggiù, adesso, manca pure l’acqua e un po’ di umidità farebbe bene. In questi giorni andrò a teatro, Elio (degli Elio e le Storie Tese) parlerà di te e canterà le tue canzoni, lui è bravo e lo spettacolo sarà bello”.