Pubblicato il 14 Febbraio, 2021
Per domani era prevista la riapertura degli impianti da sci delle regioni gialle. I presidenti di Lombardia e Veneto avevano già firmato le ordinanze per il via libera allo sci. Nonostante ciò, il ministro della Salute ha deciso per la proroga del divieto, fino al 5 marzo, mentre c’è chi torna a chiedere un lockdown totale. Il Comitato tecnico scientifico (Cts) rileva che nel documento dell’Iss sull’incremento della circolazione delle varianti ci sono “numeri alquanto preoccupanti”. Per questa ragione, dopo un’attenta valutazione dei dati, “abbiamo consigliato di evitare ulteriori riaperture”. Si tratta della risposta a un quesito del ministero della Salute, nel corso della riunione di venerdì scorso, sull’opportunità di aprire gli impianti sciistici, alla luce della situazione delle varianti virali. Secondo gli esperti, sono mutate le condizioni epidemiologiche, posto che la decisione spetta comunque al Governo. Il Cts ha elaborato quanto segue: “Allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale. Si rimanda al decisore politico la valutazione relativa all’adozione di eventuali misure più rigorose“. Ora, il decisore si è espresso.
Ricciardi: “Chiederò a Speranza un lockdown totale” (risponde anche Toti con un Tweet)
I commenti di ambito politico non si sono fatti attendere. Era prevedibile la risposta del nuovo Governo, posto che il Ministro della Salute non è cambiato. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e fondatore del movimento Cambiamo!, in un Tweet aveva affermato quanto segue: “Tutte le sante domeniche il super consulente del Ministero della Salute #Ricciardi invoca un nuovo lockdown totale. Ogni domenica i cittadini e le imprese italiane si chiedono perché non sia possibile (non ci associamo, ndr) un #lockdown ad personam per Ricciardi. Aiuto… Presidente Draghi…” (fonte: Agi, Adnkronos, Twitter)
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