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taranto

Ricatta l’ex sposato con la minaccia di pubblicare le chat erotiche. Arrestata

Dopo una relazione sentimentale con un uomo sposato, tenuta scrupolosamente segreta, una 54enne ischitana, incensurata, ha minacciato il partner con la richiesta di ottenere 15.000 euro a rate, altrimenti avrebbe fatto sì che messaggi foto e video, accuratamente conservati, fossero resi pubblici, e in primis ne fosse informata la moglie dell’uomo. Le chat erotiche sarebbero state sotto gli occhi di tutti, nell’isola napoletana.

Pubblicato il 30 Marzo, 2022

Dopo una relazione sentimentale con un uomo sposato, tenuta scrupolosamente segreta, una 54enne ischitana, incensurata, ha minacciato il partner con la richiesta di ottenere 15.000 euro a rate, altrimenti avrebbe fatto sì che messaggi foto e video, accuratamente conservati, fossero resi pubblici, e in primis ne fosse informata la moglie dell’uomo. Le chat erotiche sarebbero state sotto gli occhi di tutti, nell’isola napoletana.

15.000 euro a rate per il silenzio

Il 57enne aveva già pagato 700 euro alla sua ex amante, ma la situazione non si era risolta: per questa ragione ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri. La donna è stata arrestata a Lacco Ameno, subito dopo la consegna di altri 300 euro in contanti. Agli arresti domiciliari, la presunta ricattatrice è in attesa di giudizio per il reato di estorsione continuata.

L’ennesimo caso di estorsione

Non è la prima volta che fatti simili si verificano nel comune dell’Isola, che fa parte della città metropolitana di Napoli: a luglio dello scorso anno una 17enne di origini rumene, dopo aver avuto rapporti con un 50enne, lo aveva minacciato con messaggi e telefonate. Chiedeva mille euro, diversamente lo avrebbe denunciato e lo avrebbe accusato di essere stata violentata. Anche la giovane è stata arrestata dai Carabinieri, per estorsione.

L’uomo le aveva già consegnato il denaro, ma non era bastato: il 28 luglio aveva ricevuto una nuova richiesta, pari a 550 euro. L’uomo aveva quindi allertato, come detto, le Forze dell’Ordine che gli avevano consigliato di acconsentire alla richiesta, per poi intervenire mentre i soldi venivano consegnati.

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