Rifiuti e dissesto: i nodi critici per il sindaco Falcomatà a Reggio Calabria. Il dissesto finanziario del Comune di Reggio Calabria da anni sembra probabile, tra sentenze della Corte dei Conti ed eterne emergenze economiche, e a questa situazione di fragilità s’accompagna il tema centrale dei rifiuti. In vista delle elezioni ammnistrative, i conflitti sono destinati ad acuirsi ma, nel frattempo, il sindaco metropolitano, anche sul suo canale Facebook, chiede alla Regione Calabria d’invertire la rotta per disinnescare una vera e propria “bomba ecologica che investe la Calabria: da Reggio a Cosenza, Crotone, Lamezia e Castrovillari”. L’emergenza ambientale, quella dei rifiuti, è quella che incide maggiormente sulla qualità della vita.
Reduce da un incontro con il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, a Roma, Falcomatà, in una diretta Facebook in strada, ha cercato subito di rassicurare i cittadini: “Ho chiesto al ministro, e finalmente sembra che la situazione si sia sbloccata, che il Bando Periferie diventi concreto: si tratta di 51 milioni per 97 Comuni fino ad ora bloccati per lentezze burocratiche, intoppi. In una fase critica come questa, occorre utilizzare le risorse e dare i soldi ai sindaci della Città metropolitana. Ho avuto la conferma dal ministro che finalmente ci siamo: possiamo trasformare la città e far ripartire i cantieri. Risulta pure imminente la firma dei Contratti istituzionali di sviluppo, decisivi per il Waterfront, il lungomare nella zona mare, con il Museo del mare. Una risposta a chi sosteneva che fossi io la causa di questi blocchi”, tiene a precisare Falcomatà.
Per quanto riguarda l’emergenza rifiuti, il sindaco attribuisce alla “Regione Calabria la responsabilità: il problema riguarda il conferimento, non la raccolta, non sappiamo dove portare i rifiuti. Abbiamo chiesto un maggiore conferimento a Crotone e, per favore, non prendeteci in giro sulla Puglia, che non è una soluzione. La Regione naviga a vista e non dà soluzioni”, polemizza il primo cittadino.
Tra il sindaco, appartenente al Partito democratico, e la giunta regionale di centro-destra l’intesa politica è, in generale, complicata e le imminenti elezioni amministrative, con Falcomatà in corsa per il secondo mandato, potrebbero acuire la contesa.
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