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Rubrica NapulegnArt- Intervista con la poetessa Rosa Mancini: “La poesia è voce del popolo e genera bellezza”

Intervista a Rosa Mancini, la poetessa che porta la poesia per strada e sui muri della città.

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Dopo la pittura e la musica, NapulegnArt fa tappa presso la casa della poesia. L’ospite della nostra rubrica questa volta è Rosa Mancini, artista che comunica tramite la poesia.

Parlaci di te: chi sei, cosa fai, qual è la tua arte

Mi chiamo Rosa Mancini e nella vita faccio tante cose. Lavoro dal 2012 alla Concessionaria Pubblicitaria A. Manzoni & C.Spa per il Gruppo editoriale G.E.D.I- Repubblica. Scrivo poesie da sempre per l’esigenza di buttare fuori, comunicare, liberarmi, conservare immagini di vita, esperienze passate e presenti.

Nel 2015 insieme ad altre persone ho dato vita al progetto “Poesie Metropolitane”, un’Associazione culturale no profit nata allo scopo di diffondere poesia per il sociale. La poesia è bellezza, il motore, la colla: unisce e non separa generi artistici
e le persone in generale.

Nel 2016 ho pubblicato prima con Unicopli Edizioni “Un racconto senza nome” in un’antologia “Microracconti per chi va di fretta” e poi il mio primo romanzo “Monologo di un abbandono” con la LFA Publisher, un libro autobiografico, un elogio all’amore, guarire attraverso la scrittura dalle delusioni.

Nel 2019 ho curato per Poesie Metropolitane “Carnale, gocce poetiche di eros” edita dalla Marotta & Cafiero.

Nel 2021 il mio secondo libro “Il contrario di tutto” sempre con la LFA Publisher, un’opera più matura post quarantena: poesie, racconti, prosa e arte viaggiano insieme nel tentativo di ricordare la vita che ci circonda, il mondo che abitiamo, la natura come forza motrice, abbandonarsi all’esistenza, non ​ dimenticare quello che abbiamo vissuto chiusi in casa, mentre il mondo fioriva e la primavera germogliava ugualmente anche senza di noi.

Dal 2021 sono impegnata nel progetto “Poesie Metropolitane edizioni” insieme a Marianna Ciano, Irene Mascia, Valeria Marchese e Marco Sepe, una realtà editoriale che si affianca all’Associazione. A dicembre abbiamo curato ed editato “’O cunto, il racconto” un Libro-Agenda dedicato al tema della memoria e del passato realizzato in collaborazione con l’Associazione Botteghe San Gregorio Armeno e ancora “Napoli
romantica” di Carmine Orofino e “I racconti di Laurice” di Laura Avella. Seguiranno tanti altri progetti sulla Sanità con PoeMap, Artemisia un’antologia al femminile e molto altro ancora”.

Cosa significa per te arte?

“Significa tante cose, leggere il mondo con una sensibilità fuori dal comune, sapere parlare di sociale attraverso la penna, il pennello e tutti gli strumenti che l’arte mette a disposizione”.

Quale messaggio esprimi con la tua arte?

“La poesia è generatrice di bellezza. Con L’associazione la portiamo per strada, dipingiamo saracinesche e panchine in luoghi degradati allo scopo di smuovere le coscienze e di riportare attenzione su luoghi degradati e abbandonati. La poesia è la voce del popolo”.

Dove possiamo trovarti?

“Ci trovate sui social fb e instagram Poesie Metropolitane e naturalmente per strada”.

Di seguito ecco alcune poesie

Terra Madre Straniera
Infine ci amammo
come due conchiglie
desiderose di tramonti estivi
travolti
dall’umana necessità
di procreare sguardi
in una terra madre straniera.


Dove nascono le poesie
Dovremmo ritornare a essere pescatori
E reti impegnate
A raccogliere pesci nelle notti di luna piena
Con le mani piene di calli
E occhi pieni di mare
Restare per sempre
Dove nascono le poesie.


Salvami
Se avessi le tue mani ora
Smetterei di contare i miei capelli bianchi
Sospesa ti aspetto
Nelle tenebre di questo mondo
La terra brucia ancora amore mio
Nell’indifferenza dell’umana gente
Muore il fiore e lo stelo
Silenzia il fuoco il cinguettio delle rondini
Se avessi le tue mani ora
Asciugherei le lacrime di madre terra
L’amore ci salva amore mio

L’amore ci salva

Se tu potessi
abbracciare il mio buio
in pieno inverno,
sboccerebbero rose
anche dalla neve.

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