Pubblicato il 26 Marzo, 2024
In Russia è ancora forte lo sgomento per il sanguinoso attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca, che ha provocato almeno 137 morti e 180 feriti. Benché l’attentato sia stato rivendicato dall’Isis, il direttore dell’Fsb Alexander Bortnikov ha detto che i servizi segreti ucraini hanno dato il loro contributo, addestrando i terroristi dell’Isis. La notizia è stata comunicata dall’agenzia Ria Novosti.
La Russia non molla la pista ucraina: “Ci sarà rappresaglia”
Bortnikov ha dichiarato che i terroristi sono stati addestrati in Medio Oriente da Kiev, che già si preparava ad accoglierli come eroi, aggiungendo che ci sarà una rappresaglia per rispondere all’attacco al Crocus City Hall.
Bortnikov però non si ferma qui e, come ha riportato la Tass, ha detto che dopo indagini preliminare c’è il forte sospetto che anche gli USA e la Gran Bretagna siano coinvolti nell’attacco e che c’è la minaccia di ulteriori atti terroristici in Russia.
Il direttore dell’Fsb ha poi minacciato direttamente Kirylo Budanov, capo dei servizi segreti militari ucraini, definendolo un obiettivo legittimo per le forze militari russe, così come chiunque perpetri crimini contro la Russia.
La rivendicazione dell’Isis
Come detto l’Isis ha rivendicato l’attacco terroristico e ha diffuso anche dei video girati dagli stessi terroristi. Molti degli attentatori sono stati arrestati e uno di loro ha detto che sono stati assoldati dall’Isis su un canale Telegram.
Inizialmente Putin non ha dato peso alla pista islamica, nonostante la rivendicazione, ma ieri ha ammesso che l’attentato è di matrice islamica radicale, senza però escludere l’Ucraina tra i responsabili.
Intanto questa mattina la Corte di Mosca ha tramutato in arresto il fermo di un ottavo sospettato. Si tratta di Alisher Kasimov, originario del Kirghizistan ma cittadino russo, che avrebbe affittato un appartamento ai presunti terroristi. Lui però nega ogni accusa, sostenendo di non sapere chi fossero gli uomini ai quali ha affittato l’appartamento.
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