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San Donà, mostra personale di Luca Bonaccorsi: “Tangenti. Filosofia del Remoto”

Pubblicato il 4 Gennaio, 2022

Una mostra d’arte come forma di rigenerazione urbana. Dal 7 al 21 gennaio la personale “Tangenti. Filosofia del Remoto” di Luca Bonaccorsi.

L’assessore Terzariol: una nuova occasione di rigenerazione urbana e culturale, recuperando ambienti cittadini con occasioni di socialità e confronto.

4.2.2022 – A San Donà di Piave è ormai pronta a svelarsi al pubblico la mostra personale di Luca Bonaccorsi: “Tangenti. Filosofia del Remoto”.

La particolare esposizione prenderà vita dal 7 al 21 gennaio, all’interno dello spazio sfitto di viale Libertà 24 di proprietà di Giordano Maria Segato, grazie alla collaborazione tra l’assessorato alla Rigenerazione Urbana con la partecipazione del Comitato A’ncora, l’artista e gli organizzatori Tatiana Basso e Francesco Rossi.

«Per i contenuti e per la scelta dello spazio, ex negozio da tempo sfitto in una delle maggiori vie del centro – spiega Daniele Terzariol, Assessore alla Rigenerazione Urbana –, questa mostra si inserisce nella riflessione condotta dall’amministrazione sandonatese sulle tematiche della rigenerazione urbana e culturale come pratica diffusa e finalizzata alla creazione di occasioni di socialità, confronto e promozione della creatività contemporanea a partire, tra le altre iniziative, dal recupero degli ambienti cittadini vuoti e sottoutilizzati».

L’esposizione si propone di indagare attraverso un corpus di opere prodotte negli ultimi due anni — videoarte, multimedia art, fotografia, sound installation — come si sia ridefinita l’esperienza della realtà laddove l’imponente corsa alla digitalizzazione ha finito col riscriverne le coordinate: mai come ora la conoscenza che abbiamo del mondo è mediata dai dispositivi digitali in nostro possesso, i cui schermi divengono sempre di più il punto dove identità e alterità sono tangenti.

«Se l’arte deve parlare del presente, allora questa deve essere digitale, e cercare di tradurre la nostra neo-lingua. Perché le nostre memorie, le nostre relazioni, il lavoro, la musica e i prodotti che consumiamo sono, nella loro formalità, un mosaico di pixel». Afferma Luca Bonaccorsi (Varese, 1994), artista multimediale, performer, musicista e filmmaker che al volgere del quinto anniversario dal proprio trasferimento in Cina presenta alla città di San Donà di Piave, dov’è cresciuto, gli esiti della propria ricerca artistica.

Nel giorno dell’inaugurazione, che si terrà alle ore 18 di venerdì 7 gennaio, i presenti potranno prendere parte ad un concerto di live coding che Bonaccorsi eseguirà in tempo reale da Taipei, offrendo al pubblico la possibilità di fruire il lavoro recentemente presentato al National Taiwan Museum of Fine Arts di Taiwan e particolarmente emblematico della modalità di realizzazione di questa stessa mostra e del libro che la racconta. Entrambi sono stati concepiti principalmente da remoto tra Taipei, Berlino, Bologna e San Donà di Piave nel pieno dell’emergenza sanitaria, che se da un lato ha reso difficile, se non impossibile, l’incontro, ha dall’altro più che mai riaffermato l’essenzialità delle relazioni.

Centri di riflessione sono, per Bonaccorsi, il dialogo, la convergenza, così come l’opposizione tra reale e virtuale, prassi randomica e computazionale, sensibilità analogica e digitale, cultura occidentale e orientale; tutti aspetti complementari e determinanti nella sua opera e nella sua figura.

I lavori esposti sono concepiti in modo da comunicare quell’umanità che presiede alla loro genesi e che il digitale, per sua natura, tende ad occultare. Ad essere esibito è pertanto il processo di elaborazione della codifica software, sia essa immagine o suono, in un’operazione che ha valore di manifesto programmatico e filosofico del digitale.

Gli snodi concettuali della mostra riguardano l’ecologia cognitiva venuta a crearsi tra memoria umana e memorizzazione digitale, l’essenza simulacrale di matrice massmediatica del vivere contemporaneo, la natura trascendentale della comunicazione in rete e quella linguistica dell’informatica, per approdare alla possibilità di un’autonomia creativa del computer finanche all’estetizzazione dei suoi comportamenti aberranti.

Tali tematiche trovano espressione nei cicli della calligrafia, del ricordo e del paesaggio. Protagonisti di quest’ultima sezione sono i centri e le periferie delle metropoli Taipei e Beijing, la laguna di Venezia, gli scorci di San Donà di Piave, tramutati in tavolozze luminose che rievocano le sintesi visive dell’avanguardia artistica del Novecento, dall’astrazione al divisionismo al dripping.

La mostra è curata da Tatiana Basso in collaborazione con Francesco Rossi e Giordano Maria Segato, con il contributo del Comitato A’ncora. Evento supportato e patrocinato dall’Assessorato alla Rigenerazione Urbana della Città di San Donà di Piave.

Inaugurazione: venerdì 7 gennaio dalle ore 18.00

Concerto live coding: venerdì 7 gennaio ore 18.30

Orari: 15.00 – 19.00 | Chiuso il lunedì

Ingresso gratuito previa esibizione green pass

Contatti: tatiana.basso.1994@gmail.com

IG: @tangenti_filosofia_del_remoto

FB: ​​@tangenti.fdr

https://www.facebook.com/tangenti.fdr

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