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Selvaggia Lucarelli

Selvaggia Lucarelli rompe l’uovo di ClioMakeUp: “Ci risiamo…”

Pubblicato il 10 Marzo, 2023

“Sempre lo stesso brutto schema: operazione commerciale mescolata alla beneficenza dove la Clio della situazione viene pagata come testimonial e la donazione non dipende dal numero di uova vendute”.

Così Selvaggia Lucarelli, che questa volta se la prende con ClioMakeUp.

La nota blogger, conduttrice televisiva e imprenditrice italiana, ha fatto ai suoi follower una sopresa annunciando la notizia del lancio del suo uovo di Pasqua dell’iniziativa.

“Non mi sembra vero di poter finalmente condividere con voi questo progetto” spiega Clio nel suo post social dove racconta della collaborazione con l’azienda Dolci Preziosi che “contribuisce ad aumentare la consapevolezza e il supporto verso la mission di Operation Smile”, organizzazione senza scopo di lucro, specializzata nella chirurgia e nella cura delle labiopalatoschisi.

Sul suo sito, inoltre, si precisa ulteriormente che “il progetto è l’occasione per comunicare il sostegno congiunto a favore della Fondazione Operation Smile Italia ETS, impegnata nel garantire a persone nate con malformazioni del volto l’accesso gratuito alle cure necessarie”.

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Sull’iniziativa esposta con tanto entusiasmo e accolta con altrettanta gioia dagli utenti, ha, però, espresso le sue perplessità Selvaggia Lucarelli. Anzi, l’ha proprio bocciata: “Ma tenere separati beneficenza e guadagni non ce la fate proprio?”, scrive in una storia Instagram la giornalista evidenziando l’hashtag #adv, indicativo della pubblicità retribuita economicamente.

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Poco fa Clio MakeUp è tornata sull’argomento ribadendo l’intento di aiutare l’organizzazione: “Ho scelto la fondazione perché è una causa a me cara, ho donato e continuo a donare” ha affermato: “Questa è l’unica cosa che conta, il resto è cercare marcio… C’è la scritta adv per legge perché è un operazione commerciale, ci sono uova che vengono vendute”.

Nelle scorse settimane Selvaggia Lucarelli aveva commentato il progetto di Fedez che pure aveva associato la sua immagine alle uova di Pasqua per sostenere “Tog”, fondazione che si prende cura di bambini con gravi patologie. “L’operazione iniziativa commerciale con mescolata dentro un po’ di beneficenza comunicata in modo opaco continua” scriveva allora su Instagram la giornalista, critica rispetto alla comunicazione verso il consumatore che non immagina il collegamento tra l’acquisto dell’uovo, il testimonial (in quel caso Fedez), l’azienda che produce l’uovo e il riferimento alla fondazione.

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