Perché il figlio di Gabriele Bonfanti, il direttore generale della Gtt, il Gruppo Torinese Trasporti, la società che gestisce il servizio pubblico a Torino, l’ha fatta grossa.
Samuele Bonfanti, lo scorso febbraio 2022 aveva postato un video sui social in cui era ripreso alla guida di un bus di linea, un autosnodato lungo una ventina di metri, in via Botticelli a Torino, nonostante non avesse neppure la patente di guida.
Un lungo giro in via Botticelli, nel quartiere di Barriera di Milano a Torino, con tanto di svolta fino al capolinea che non compare però nel video. Aveva pubblicato anche immagini che lo ritraevano al comando di un tram, fermo, o mentre indossava la pettorina dei controllori.
L’autista che gli avrebbe concesso di fare un giro al volante del pullman, un autosnodato lungo quasi 20 metri, è stata sospesa e rischia il licenziamento.
Gtt ha sporto denuncia: “È una situazione particolarmente spiacevole – è scritto in una nota dell’azienda – perché riguarda sia la reputazione aziendale sia, indirettamente, una persona con un ruolo molto importante e che gode di grande stima. Gtt, venuta a conoscenza dei fatti, è prontamente intervenuta sia con un’indagine interna approfondita per accertare tutte le responsabilità, sia attraverso un immediato esposto in procura. L’azienda ha inoltre già preso provvedimenti in riferimento al personale aziendale interessato ai fatti”.
Bonfanti senior, almeno per il momento, resta al suo posto.
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