Pubblicato il 3 Gennaio, 2024
Sfera Ebbasta domina ormai da anni il panorama musicale italiano. A dirlo non sono soltanto gli impressionanti numeri dei canali social del trapper, che su Instagram ha ormai superato i 4,6 milioni di follower, ma anche e soprattutto i risultati del suo ultimo progetto discografico.
Il suo album più recente, “X2VR”, uscito il 17 novembre 2023, ha infatti infranto diversi record, accumulando oltre 18 milioni di stream nelle prime 24 ore dalla pubblicazione, diventando così il disco italiano più ascoltato di sempre nel giorno d’uscita.
Il fatturato milionario di Sfera Ebbasta
Un trionfo che contribuirà sicuramente ad incrementare il fatturato annuale del rapper di Cinisello Balsamo, che per il 2022 si attesta sui 2,5 milioni di euro.
Negli ultimi anni Sfera Ebbasta – all’anagrafe Gionata Boschetti – ha dimostrato di poter guidare un complesso ed articolato gruppo imprenditoriale, la cui gestione è in gran parte affidata alla madre, Sabrina Garufo.
La società chiave, Cupido Srl, ha registrato nel 2022 un fatturato di 1,8 milioni di euro, con un utile di 696.407 euro. Ci sono poi altre società che fanno parte della galassia imprenditoriale di Boschetti, come Bhmg Srl e Thmg Srl, frutto della collaborazione con altri artisti del settore, tra i quali il manager Shablo e il beatmaker Charlie Charles, storico amico e collaboratore del trapper.
Il floop di Healthy Color
Non tutte le iniziative imprenditoriali di Sfera Ebbasta hanno però avuto successo. La sua incursione nella ristorazione con la catena di fast food “Healthy Color”, avviata assieme al calciatore ed amico Andrea Petagna, ha a dir poco sofferto nel 2022. La società Healthy Color Srl ha infatti dichiarato perdite per 732.584 euro, ben superiori al fatturato di € 693.557.
Un passivo che si va ad aggiungere a quelli dei due anni precedenti, anch’essi chiusi in perdita, stando ai bilanci della società. La gestione è stata quindi obbligata a sospendere l’attività dei locali a causa degli incassi insufficienti a coprire le spese.
Sfera Ebbasta e Petagna hanno deciso di cedere la maggioranza (45%) delle loro quote, mantenendo per il momento soltanto il 5% ciascuno.
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