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Solofra – Dieci milioni per l’ospedale Landolfi, ma il pronto soccorso resta chiuso. La delusione di Vignola

Pubblicato il 23 Luglio, 2020

Solofra – Terminato con un nulla di fatto il confronto tenuto ieri (23 luglio 2020) tra i sindaci di Solofra, di Montoro e di Serino con i vertici aziendali dell’ospedale Moscati di Avellino sulle sorti del Landolfi: la struttura sarà interessata da importanti lavori di ristrutturazione e di riqualificazione, ma il pronto soccorso per ora non potrà essere riaperto. Al tavolo sono stati fissati anche tempi entro i quali dovrebbero essere realizzati i lavori: entro il mese di febbraio 2021 dovrebbe essere stanziata la somma di tre milioni di euro, alla quale se ne dovrebbe aggiungere un’altra che ammonta a 7,5 milioni da erogare tra i mesi di novembre 2021 e febbraio 2020.

L’azienda Moscati ha assunto anche l’impegno a portare a termine i lavori per il nuovo reparto di terapia intensiva, come previsto dal decreto regionale n. 304 del 16 giugno 2020.

“La riunione, come era prevedibile, non è stata esaustiva e risolutiva rispetto alle molteplici problematiche che interessano il Landolfi – commenta sul social il sindaco di Solofra, Michele Vignola – abbiamo chiesto di avere certezze sull’assegnazione di personale medico ed infermieristico necessario a garantire i servizi, ma non sono state fornite indicazioni e garanzie. Non c’è stato accordo, e per questo non siamo soddisfatti, sui tempi di riapertura del pronto soccorso. Le motivazioni tecniche addotte, legate proprio ai lavori da eseguire, non ci convincono. A nostro avviso è possibile trovare, nel più breve tempo possibile, le soluzioni necessarie per una riapertura legittima ed in sicurezza del reparto di emergenza. La burocrazia, le lungaggini e le procedure non possono mettere a repentaglio il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini. Per quanto ci riguarda continueremo le interlocuzioni e le azioni necessarie, ad ogni livello, per ottenere la ripresa in tempi certi e rapidi del nostro pronto soccorso”.

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