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Spaccio, offese ai poliziotti e violenze. Ancora stretta sulla movida gallipolina

Pubblicato il 8 Agosto, 2021

Continua la stretta sulla movida gallipolina da parte delle forze dell’Ordine salentine. Dopo gli episodi dei giorni scorsi, è di nuovo finita sotto la lente d’ingrandimento la vita notturna del centro ionico, vero e proprio cuore pulsante dell’estate in Salento. Nella nottata di ieri, infatti, gli agenti della squadra volante della Polizia di Gallipoli nell’effettuare l’attività di controllo del territorio hanno notato, sulla rampa che porta al Castello Angioino di Gallipoli, due cittadini extracomunitari in atteggiamento molto sospetto. Durante la perlustrazione del territorio la stretta sulla movida hanno infatti notato che i due, avvicinavano insistentemente giovani, per proporre l’acquisto di droga. Con l’aiuto di poliziotti in borghese è scattato subito l’arresto in flagranza dei due uomini, un 29enne ed un 25enne, entrambi senegalesi ed entrambi irregolari sul territorio nazionale perché completamente privi di permesso di soggiorno. I due dovranno rispondere del reato in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Addosso al 29enne, sono stati trovati più di mille euro in contanti, come confessato dagli stessi fermati. Nascoste nelle cover dei tre cellulari in possesso ai due fermati, inoltre, i poliziotti hanno trovato circa 10 grammi di marijuana, circa 1 grammo di cocaina e circa 4 grammi di hashish, tutta sostanza stupefacente già suddivisa in dosi pronta per essere spacciata. I due fermati, nell’ambito di questi controlli di stretta sulla movida, già con precedenti specifici e senza fissa dimora, sono stati arrestati e accompagnati al Carcere di Lecce, e al temine della pena, verranno espulsi dall’Italia.

Stretta sulla movida a Gallipoli, gli altri interventi

movida violenta

Nell ore precedenti, sempre nell’ambito di questi controlli e questa stretta sulla movida, invece, un 19enne originario della provincia di Monza-Brianza è stato denunciato per il reato di vilipendio alle istituzioni perché sui social aveva pubblicato una foto di un noto locale di intrattenimento giovanile di Gallipoli, nel corso del quale era in atto un ordinario controllo di polizia per verificare il rispetto del protocollo anticovid, associando, attraverso l’utilizzo di emoticon, l’attività dei poliziotti in servizio a quella dei pagliacci. Gli agenti della squadra informativa del Commissariato di Gallipoli, impegnati in questa stretta sulla movida a Gallipoli, sono risaliti all’autore del post, nel frattempo divulgato sui vari social. Invece, nelle prime ore dell’alba di sabato, un 22enne della provincia di Bergamo, mentre era in corso un controllo di polizia in Piazza Aldo Moro di Gallipoli, dove erano assembrati centinaia e centinaia di giovani, ha minacciato e offeso pubblicamente i poliziotti del Commissariato offendendoli con frasi volgari e minacciandoli di pagarla molto cara se avessero continuato a chiedere le generalità. Non soltanto è stato denunciato per minacce  e oltraggio a pubblico ufficiale, ma per lui la vacanza a Gallipoli è finita nell’arco di poche ore visto che, dopo la proposta da parte del Commissariato alla divisione anticrimine della Questura di Lecce, è stato adottato e notificato un foglio di via obbligatorio che ha comportato l’obbligo di presentarsi entro un giorno al sindaco del comune di residenza ed il divieto di ritorno nel Comune di Gallipoli e frazioni per un periodo di tre anni, senza preventiva autorizzazione. In caso di violazione, sarà passibile di denuncia all’autorità giudiziaria. Stessa sorte è toccata ad un 20enne di Milano sempre nell’ambito della stretta sulla movida effettuata dalle forze dell’ordine. Dopo essere stato denunciato per il reato di lesioni aggravate da futili motivi e commesso con una cintura con fibbia in metallo avvolta sulla mano a mo’ di tirapugni, ai danni di un coetaneo originario della provincia di Genova, gli è stato notificato il foglio di via obbligatorio con l’obbligo di presentarsi entro un giorno dalla notifica alla Questura di Milano. Secondo quanto riportato nella querela sporta in Commissariato dalla vittima dell’aggressione, il tutto sarebbe accaduto per via di un apprezzamento di troppo fatto nei confronti di alcune ragazze, di cui una legata affettivamente all’aggressore che non ci ha pensato un attimo a sfilarsi la cintura dei pantaloni, ad avvolgersela nella mano e a sferrare dei pungi al volto del giovane genovese che ha riportato una prognosi di 15 giorni con l’estrazione di un dente.

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