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“Svapare è pericoloso per la salute”: i dati allarmanti di un nuovo studio

Pubblicato il 22 Febbraio, 2023

Dopo le polemiche sui pericoli per la salute delle sigarette elettroniche è uscito su JAMA Network uno studio del National Institute of Dental and Cranio facial Research (NIDCR) degli Stati Uniti che punta il dito su un rischio non ancora molto considerato che corre chi usa il cosiddetto svapo.

Cioè aumento di malattie gengivali, lesioni orali precancerose; escavazione ossea perialveolare, sfaldamento della dentina e/o perdita dei denti per carie o gengiviti , oltre a sanguinamento dopo l’uso dello spazzolino o del filo interdentale aumentato del 27%.

Per scoprirlo sono stati monitorati per 6 anni 16mila soggetti di ambo i sessi mettendo a confronto vapers e fumatori di sigarette o sigari. Le normali sigarette hanno evidenziato un rischio aumentato del 33% per malattie gengivali e del 35-43% per perdita di denti, mentre l’uso di sigari un rischio più che raddoppiato per malattie precancerose e lesioni orali.

L’esposizione allo svapo delle e-cigarette è invece più insidioso perché si trasforma in un vero e proprio sussidio alimentare per i commensali orali che proliferando eccessivamente portano ai danni di cui s’è detto: i vapori aromatizzati delle e-cigarette entrati nel cavo orale vengono subito scomposti dai batteri della bocca che ne ricavano una sovralimentazione quotidiana.

Più rapidamente rispetto a quanto avviene col fumo tradizionale si forma così un saldo biofilm microbico buccale che porta allo sviluppo di uno quadro infiammatorio cronico: confrontando la salute orale di chi aveva svapato per soli 5 mesi con chi fumava da almeno 5 anni si è osservato anche che, nonostante un’esposizione inferiore in termini di tempo, nei primi l’infiammazione era equivalente a quella dei fumatori di lunga data, indicando che con lo svapo l’azione batterica viene accelerata.

Ciò che si altera è l’intero microbiota del cavo orale con il crearsi di un ambiente che favorisce la crescita del patogeno opportunista Streptococcus mutans, noto per causare carie dentale.

Il dato conferma quanto indicato in aprile su Microbiology Spectrum, il Journal dell’American Society for Microbiology da un altro gruppo di ricercatori dell’Università di Orlando in California che hanno esposto sia ai liquidi che agli aerosol delle sigarette elettroniche con e senza nicotina o aroma di mentolo i commensali del genere streptococcus che abbondano nella bocca di ognuno di noi.

La crescita dei ceppi di streptococcus sanguinis e gordonii è stata inibita, mentre quella dello streptococco mutans non ne ha per nulla risentito ottenendo così una chance in più verso gli altri streptococchi rispetto ai quali ha anche dimostrato di poter aderire con più forza ai cheratinociti buccali OKF6 che costituiscono la maggior parte dell’epitelio buccale.

Sempre a dicembre è uscito su JADA, il Journal of American Dental Association, uno studio su 13mila pazienti di 5 centri USA che, dopo aver rilevato l’elevata associazione tra uso di sigarette elettroniche o svapo e rischio di carie, hanno raccomandato che tale vizio non sia solo sempre da includere nel questionario anamnestico che l’odontoiatra deve fare quando visita un paziente, ma vada ormai considerato di routine fra i fattori di rischio per lo sviluppo di carie.

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