Il giovane, che vive a Statte, in provincia di Taranto, dopo essersi diplomato ha lavorato come bracciante agricolo e come cameriere, anche in Germania. Ha spiegato di non volere “per forza avere un’arma in mano per sentirmi un eroe. Sarei contento se potessi partecipare agli aiuti umanitari”. Ma una sua intervista televisiva sull’intenzione di partire come volontario è stata oggetto di attacchi sui social in cui è stato definito “pagliaccio”, “carnevale”, “idiota senza neuroni”.
Moris nei giorni scorsi è stato invitato dall’associazione onlus Via Giusti a una iniziativa di solidarietà nei confronti degli ucraini. “Abbiamo già provveduto a fare un grosso carico – ha spiegato, sempre con un post su Fb – di beni alimentari di prima necessità proprio al popolo ucraino. I vostri insulti a me francamente scivolano tutti, dal primo all’ultimo. Buona continuazione delle vostre critiche, grazie”.
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