Tenta di strangolare l’ex compagna in strada, poi la colpisce con un calcio. Arrestato 45enne

Dopo la storia ventennale di abusi e minacce di cui vi abbiamo raccontato qualche ora fa, ancora un’inquietante vicenda di violenza sulle donne. Un uomo ha provato a strangolare la sua ex compagna in strada e solo l’intervento di alcuni passanti hanno evitato il peggio, mettendolo in fuga. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri a Lecce dove gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato per atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale, Stefano Schipa, 45enne del posto. La vittima, una donna di 33 anni, ha raccontato ai poliziotti che aveva convissuto con il suo ex, nonché aggressore, per qualche mese. La convivenza, in coincidenza con la relazione, però, era terminata a causa delle continue violenze. La donna, quindi, si era decisa a lasciare il compagno violento per tornare a vivere a casa della madre. Versione confermata dalle indagini degli agenti della Polizia.

L’uomo, però, come spesso accade, non si era rassegnato alla fine della relazione tanto che si è reso protagonista del tentativo di strangolamento, avvenuto ieri sera, in cui la donna è stata salvata da alcuni passanti e dall’intervento delle volanti della polizia. La donna, inoltre, non era tornata nella casa che condividevano a prendere i suoi effetti personali per paura di incontrare il 45enne. Così gli agenti l’hanno accompagnata, per ritrovarsi di fronte al suo ex che ha dato in escandescenze. Nonostante la presenza della polizia, a cui ricordava i suoi precedenti criminali, l’uomo non ha risparmiato offese e insulti alla donna. Quando gli agenti hanno tentato di contenere la sua condotta violenta, il 45enne li ha spintonati per poi sferrare un calcio alla gamba della donna. Ne è scaturita una colluttazione con i poliziotti, che con non poche difficoltà sono riusciti a contenere la sua violenza. Alla luce dell’accaduto, delle ferite riportate dagli agenti e della dettagliata denuncia presentata dalla vittima, per il 45enne è scattato l’arresto e l’accompagnamento in carcere, come disposto dall’autorità giudiziaria.