Pubblicato il 1 Febbraio, 2023
Ma era una spregevole ricerca di facili guadagni sfruttando la sensibilità degli utenti.
A smascherarla, notando diverse anomalie nei video in cui parlava della sua (presunta) chemioterapia, sono stati, però, proprio alcuni follower professionisti del settore medico, che hanno subito allertato le autorità.
E per Madison Marie Russo, 19enne dell’Iowa, negli Stati Uniti, si sono spalancate le porte del carcere.
Obiettivo della menzogna: commuovere quante più persone possibile per spingerle a effettuare donazioni a supporto delle cure. In più di 400 erano caduti nel tranello, per un totale di oltre 37 mila dollari (circa 34 mila euro, al cambio attuale) raccolti sul portale GoFundMe, che ha subito proceduto a elargire i risarcimenti.
La tiktoker adesso libera dopo aver pagato una cauzione di 10 mila dollari e dovrà comparire davanti al giudice il 2 marzo per rispondere del reato di truffa.
A giudicare da quanto emerso, impossibile che la 19enne riesca a fornire una valida giustificazione alla narrazione portata avanti nell’ultimo anno: dal sostenimento di ben 15 sessioni di chemioterapia e 90 di radioterapia all’impossibilità di operare il cancro alla schiena, fino al misero 11% di possibilità di sopravvivere assegnatole dai medici al momento della diagnosi.
Tutte bugie, una più grossa dell’altra, visto che si è pure scoperto che ha recentemente conseguito ottimi risultati scolastici, lavorato part-time e praticato attività fisica all’aperto. Naturale quindi lo sdegno degli utenti, che sempre su TikTok non stanno mancando di denunciare l’accaduto.
Purtroppo non si tratta del primo episodio del genere nel mondo dei social. Tra il 2015 e il 2020 a fare finta di avere un cancro terminale (perfino davanti ai familiari) era stata un’inglese di nome Toni Standen: anche per lei era stata aperta una raccolta su GoFundMe, ma soprattutto anche nel suo caso la fandonia aveva avuto le gambe corte. Dopo aver vuotato il sacco era stata infatti condannata a cinque mesi di reclusione e a risarcire 2 mila sterline a uno dei suoi più generosi donatori.