Ucraina, Fedez e Morandi campioni di solidarietà

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Fedez e Morandi campioni non soltanto col microfono. I due artisti brillano anche per l’impegno sociale. Nello specifico, per chi soffre a causa dell’aggressione russa all’Ucraina.

L’ultima manifestazione di solidarietà di Fedez è il dono di un mezzo speciale per trasportare medicinali in Ucraina. Oggi si è recato al Centro Formativo Nazionale della Croce Rossa Italiana, a Bresso, per salutare e ringraziare i volontari che partiranno per il Paese in guerra. 

Il rapper lo aveva anticipato qualche settimana fa, proprio quando annunciò sui social di avere problemi di salute: “Con la mia fondazione doneremo un automezzo alla Croce Rossa per trasportare medicinali speciali per aiutare la popolazione ucraina. Sono sicuro che la Croce Rossa ne farà buon uso”.

Dalle parole ai fatti. Su Instagram ha condiviso qualche foto e spiegato meglio di cosa si tratta: “Sono felice di aver donato tramite la mia fondazione questo speciale furgone isotermico per il trasporto di medicinali alla Croce Rossa, che già domani partirà verso l’Ucraina con un carico di 400 scatole di insulina donate dalla Fondazione Italiana Diabete per aiutare la parte di popolazione più fragile“.

Sono ancora tanti gli ucraini bloccati nel Paese assediato dai russi e i medicinali sono i generi più preziosi in questo momento drammatico, soprattutto per chi non è in buone condizioni di salute o soffre di qualche patologia, come appunto il diabete. 

Anche l’impegno di Gianni Morandi non è solo a parole. Nell’ultimo mese ha ospitato una profuga ucraina nella sua villa in campagna fuori Bologna, così come ha rivelato questa mattina in un’intervista alla trasmissione di Giletti su Rtl: “Ho ospitato per circa quindici giorni una signora ucraina di 69 anni, non riuscivamo a comunicare molto bene con lei perché parlava solo ucraino o russo”. 

La rifugiata ucraina è stata ospite di Morandi per 15 giorni, ma poi ha scelto di tornare a casa. Il dolore per la propria terra e la famiglia rimasta in patria erano troppo forti: “Si chiudeva in camera e piangeva e cercava di parlare al telefono con alcuni famigliari che erano là. Una mattina si è svegliata e se n’è andata perché voleva tornare in Ucraina, a casa sua, nonostante le bombe” ha raccontato il cantante, che ha spiegato di essere rimasto in contatto con lei fino al suo ritorno a casa e di aver ricevuto molti ringraziamenti dalla donna. 

Il cantante sin dall’inizio dell’invasione è stato tra le star che maggiormente si è mobilitata contro la guerra, suonando a Bologna in vari concerti di solidarietà per l’Ucraina.

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Redazione Nazionale

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