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“ Un rigassificatore non inquina ma porta con se’ un impatto visivo e psicologico”

Pubblicato il 2 Aprile, 2022

La sfida principe della politica dei nostri tempi è, senza tema di smentita, la riduzione della dipendenza energetica dalla Russia che più volte e soprattutto in quest’ultimo periodo storico, ci ha mostrato come possa diventare pericolosamente un giogo da stringere intorno al collo dell’Europa. 

Non aver diversificato maggiormente le fonti di energia negli scorsi decenni, mette oggi la nostra Nazione in una posizione di svantaggio, ci fa rincorrere le nuove tecnologie e stagnare in vecchi accordi capestri di distribuzione. 
Continuiamo ad importare quasi la totalità del gas necessario al nostro fabbisogno; nel 2021 soltanto il 13% del consumo totale proveniva dalla lavorazione del GNL nei 3 impianti interni già in funzione e l’aspettativa è quella di raggiungere almeno un 20% con la costruzione di un paio di nuovi impianti. 

Piombino, ci dicono, potrebbe essere il punto ideale per il collocamento del nuovo rigassificatore in ragione della posizione baricentrica della nostra città, della vininanza alla rete nazionale e di una infrastruttura, il porto, che potrebbe ospitarlo.


Un rigassificatore non inquina ma porta con se’ un impatto visivo e psicologico per la popolazione che lo ospita; di contro,
non possiede alcuna rilevante dote occupazionale.


E allora se il Governo dovesse decidere di dare risposte all’emergenza energetica scegliendo anche Piombino – e lo farà autonomamente, a prescindere delle posizioni del Comune e degli altri enti locali – dovrà garantire che al sacrificio della nostra città segua anche, incondizionatamente, la risoluzione delle problematiche ambientali, industriali e infrastrutturali, per anni ignorate nonostante le espresse richieste dell’attuale amministrazione comunale.
Di un problema potremmo fare un’opportunità.

Danilo Dilio 

Fratelli D’Italia Piombino

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