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USB PIOMBINO LAVORO PRIVATO: DOPO 6 ANNI, QUALE FUTURO?

Pubblicato il 6 Ottobre, 2020


DOPO 6 ANNI, QUALE FUTURO?
USB SABATO 10 OTTOBRE SARÀ IN PIAZZA CAPPELLETTI IN PIOMBINO, DALLE ORE 16:30 ALLE ORE 19:00 PER UN PRESIDIO, PARLEREMO CON I LAVORATORI DELLA GRAVE SITUAZIONE DELLE ACCIAIERIE.


Alle ore 10:56 del 24 aprile del 2014 l’altoforno ha emesso l’ultima colata, prima di essere spento. Sono passati sei anni e tutto è rimasto immobile, l’indotto con i suoi lavoratori collegato alle acciaierie è spartito nel silenzio della politica.

I lavoratori pur di far ripartire lo stabilimento si sono decurtati lo stipendio del 30% dopo la vendita della ex Lucchini a Rebrab. I lavorati dalla ex Lucchini ora Jsw sono passati da oltre 2000 a poco meno di 1800 dove in più di 1000 degli stessi tuttora in cassa integrazione.


Le acciaierie piombinesi sono passati da una multinazionale all’altra insieme con le loro promesse, per il momento non si sono ancora realizzate e tutt’ora i lavoratori stanno aspettando un piano industriale scritto che non arriva mai, dopo infiniti rinvii.

La parola FUTURO è indispensabile per i lavoratori ma qui in Piombino non è stato mai presentato un piano per arrivarci. Siamo perennemente in un limbo infinito, quando ci avviciniamo per la sua presentazione i tempi si allungano magicamente, ora la nuova data prevista è il 2023 ma stanno già parlando del 2025. 


L’Unione Sindacale di Base come già fatto in passato non può piegare la testa e far restare tutto questo in silenzio, decidiamo di farci sentire dalla multinazionale e dalle istituzioni perché i lavoratori non ne posso più di promesse, “VOGLIAMO FATTI E IMPEGNI CERTI SUL LORO FUTURO”.

Il Ministro dello Sviluppo Economico deve venire qui in Piombino e dire se lo Stato crede sempre nelle acciaierie piombinesi SI o No. Se la multinazionale non vuole investire il Governo deve intervenire seriamente anche con un ingresso di capitale o nazionalizzare per riportare qui la produzione di acciaio.

Ci sarà una piena occupazione o esuberi? I tanti annunci su nuovi impianti e date non certe non danno per noi un certezza della piena occupazione e sul futuro. I lavoratori sono molto preoccupati su questa situazione anche perché non hanno mai più visto un tornello per entrare in fabbrica.

Non sono ancora partite le bonifiche e gli smantellamenti delle ex aree a caldo dove al suo interno sono presenti agenti e polveri inquinanti, tutto questo è rischioso per la salute dei lavoratori e per la cittadinanza di Piombino. NOI NON MOLLIAMO, E SAREMO SEMPRE AL FIANCO DEI LAVORATORI PER IL LORO FUTURO E PER LA LORO SICURRZZA.


Il presidio si terrà con il distanziamento e mascherine come da regole anti-Covid.


USB PIOMBINO LAVORO PRIVATO.

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