Pubblicato il 29 Maggio, 2023
Nel contesto delle utenze energetiche, è comune sentire parlare di voltura e subentro, due termini spesso utilizzati in modo errato e senza una piena comprensione del loro significato. Bisogna infatti sottolineare che esistono delle profonde differenze tra queste due modalità, che richiedono dunque un doveroso approfondimento. In questo articolo, quindi, cercheremo di fare chiarezza su entrambe, e di capire qual è l’opzione migliore da scegliere quando si effettua un trasloco.
Cos’è e come funziona la voltura?
La voltura è una procedura che permette di trasferire la titolarità di un contratto di fornitura energetica da una persona all’altra. Quando viene effettuata, il nuovo titolare diventa responsabile di operazioni come il pagamento delle bollette e la gestione del contratto in essere. L’obiettivo della voltura è semplice da capire: permettere a chi si trasferisce in una nuova casa, precedentemente abitata da qualcun altro, di avere a disposizione quanto prima le forniture di luce e gas.
Ovviamente, per eseguire la voltura, è necessario che le utenze siano ancora attive, e in genere l’operazione richiede tempi di attesa brevi, fino ad un massimo di 7 giorni lavorativi. Per quel che riguarda la richiesta, online è possibile trovare delle guide che spiegano in modo esaustivo come si fa, come questo approfondimento sulla voltura utenze luce e gas ENGIE, ad esempio. Grazie alla voltura, si esegue il cambio di intestazione del contratto e – in questo modo – non si subisce in alcun modo l’interruzione della fornitura. Infine, la voltura può essere richiesta anche cambiando fornitore.
Cos’è e come funziona il subentro?
Il subentro ha la stessa finalità della voltura, ma si tratta di un’operazione molto diversa. In pratica, si procede con la riattivazione di un contatore chiuso dal precedente proprietario o inquilino di un immobile. Questa scelta, così come quella della voltura, dipende essenzialmente dalla situazione che si trova in quel determinato contesto. Da sottolineare il fatto che i tempi potrebbero essere più lunghi, rispetto alla voltura, ma non di molto: si parla nello specifico di un’attesa di 7 giorni circa per la luce e di massimo 12 giorni per il gas. Le differenze tra voltura e subentro possono quindi essere sintetizzate così: nel caso della voltura, si trasferisce la titolarità di un contratto già esistente da una persona all’altra, mentre nel caso del subentro si sceglie un nuovo contratto a piacimento, riattivando le utenze precedentemente chiuse dal vecchio inquilino.
Quale delle due opzioni scegliere, quando si effettua un trasloco? Come chiarito più volte, il subentro è di fatto obbligatorio nel caso in cui non vi sia più un contratto di fornitura luce e gas attivo. La voltura, invece, può essere richiesta se è ancora presente un contratto attivo, intestato ovviamente ad un’altra persona.
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