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Vasco Rossi frecciata a Sinner: “Le tasse vanno pagate in Italia”

Pubblicato il 25 Aprile, 2024

La stoccata di Vasco Rossi nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Io ho mantenuto la residenza in Italia, è una vergogna non pagare qui”.

“Non pagare le tasse è una vergogna”: così afferma Vasco Rossi, rivolgendo una critica pungente a numerosi personaggi famosi che vivono all’estero e usufruiscono delle leggi fiscali del paese di residenza. Recentemente, è tornato sulla scena Flavio Briatore, combattivo come sempre, criticato per essersi sottoposto a un intervento chirurgico al cuore presso il San Raffaele di Milano per un tumore benigno. E poi c’è Jannik Sinner, il protagonista indiscusso del 2024. Lontano dalle polemiche, risponde alle critiche spiegando la scelta di Montecarlo per ragioni professionali. Sebbene accolto con elogi, non mancano alcune critiche: in particolare, molte di esse riguardano il fatto che il tennista azzurro eviti le imposte in Italia, avendo stabilito la sua residenza altrove.

Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, senza nominare mai esplicitamente nessuno (sebbene le allusioni siano chiare), il cantante ha voluto esprimere il proprio punto di vista, prendendo come esempio la propria situazione finanziaria. “Sono cittadino italiano, e sono fiero di esserlo. Ho scelto di mantenere la residenza nel mio Paese e sono determinato a pagare tutte le tasse dovute.” Le sue parole sono dirette e incisive, trasmettendo un concetto chiaro: “Se ho successo, sono pronto a contribuire.” Di fronte all’ipotesi di un’imposta sul patrimonio, si è dichiarato a favore, affermando che “chi ha di più dovrebbe dare di più”. E non solo: “Anche le grandi aziende dovrebbero pagare le loro imposte, a cominciare dai giganti del settore digitale”.

Perché Jannik vive a Montecarlo?

Lo scorso anno, il giocatore di tennis aveva già chiarito che ha scelto di stabilire la sua residenza a Montecarlo per motivi “pretendibilmente legati alla carriera, e nulla più”. Lì, Jannik trova un ambiente ideale per la sua attività, caratterizzato da “tornei all’aperto durante tutto l’anno, la presenza dei migliori giocatori e campi sempre disponibili”. Paragonando la situazione a un torneo di alto livello nel tennis, lo descrive come un “Master 1000”. Gli è stato chiesto se avrebbe potuto ottenere lo stesso livello di preparazione in Italia, magari sfidando altri giocatori italiani, ma la sua risposta è stata diretta e decisa: “Il mio obiettivo è allenarmi al meglio possibile per migliorare costantemente”.

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