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Avevano venduto casa per fare una crociera di 3 anni, ma la nave non esiste. La rivolta dei passeggeri

Pubblicato il 28 Novembre, 2023

Per mesi nell’ambito del turismo non si è parlato d’altro: la fantasmagorica crociera della “Life at Sea Cruises” per un fantastico viaggio di 3 anni intorno al mondo. Un’avventura eccitante ed esaltante alla quale molti passeggeri volevano partecipare e per farlo avevano messo da parte decine di migliaia di dollari, arrivando addirittura a vendersi le case per realizzare quel sogno. Un sogno che, a conti fatti, si è rivelato un incubo.

La crociera extralusso saltata: cos’è successo?

Dopo settimane di silenzio e di comunicazioni poco trasparenti la compagnia, dinanzi all’evidenza, non ha potuto fare altro che annullare la crociera ammettendo di non avere a disposizione neanche una nave, garantendo comunque il rimborso ai passeggeri che hanno speso centinaia di migliaia di dollari per accaparrarsi l’ambito biglietto della crociera.

Molti passeggeri, in previsione di questo viaggio di 3 anni, hanno venduto o affittato le loro case e ora non sanno neanche dove andare. Un passeggero che ha preferito rimanere anonimo, come riferito dalla CNN, ha raccontato: “Ci sono moltissime persone che non hanno un posto dove andare, e alcuni hanno bisogno del rimborso immediato anche solo per pianificare un posto dove andare”.

Un altro passeggero ha detto di sentirsi “incredibilmente triste e incredibilmente tradito. Sembra che l’azienda non abbia alcuna considerazione per ciò che ha fatto alle nostre vite. Non avrei mai immaginato di trovarmi in questa posizione da anziano”. I passeggeri non possono fare altro che aspettare i rimborsi, che non saranno comunque rapidi.

La società ha fatto sapere che effettuerà i rimborsi “in rate mensili a partire da metà dicembre” e che “l’operazione sarà completata alla fine di febbraio”. Inoltre si è offerta di pagare l’alloggio fino all’inizio del mese prossimo ai passeggeri e i voli di ritorno per coloro rimasti bloccati a Istanbul, da dove sarebbe dovuta partire inizialmente la crociera.

I primi segnali allarmanti, poi la beffa

I passeggeri hanno iniziato a sentire puzza di bruciato quando la partenza della crociera è stata posticipata dal 1° all’11 novembre. Altro indizio sospetto: la partenza, prevista inizialmente da Istanbul, era stata spostata ad Amsterdam.

Dall’11 novembre la data di partenza è stata ulteriormente spostata al 30 novembre, ma poi è arrivata la sciagurata notizia che la crociera era stata annullata e che la compagnia non possedeva nemmeno una nave.

L’ammissione di colpa della compagnia

Kendra Holmes, ex amministratore delegato della Life at Sea, si era dimessa pochi giorni prima del disastro e tramite un video di 15 minuti, in cui ha ribadito di non parlare a nome della proprietaria della compagnia proprietaria di Life at Sea, la Miray Cruises, e ha ammesso che la crociera non sarebbe mai partita.

Il 16 novembre è poi venuta a galla un’altra notizia: un giorno prima che la Life at Sea Cruises annullasse la crociera la Celestyal Cruises, un’altra compagnia, aveva acquistato l’AIDAura, cioè la nave che si sarebbe dovuta utilizzare per la crociera.

Dopo 48 ore sono arrivate le scuse della Holmes e i passeggeri hanno ricevuto un altro messaggio, questa volta di Vedat Ugurlu, proprietario della Miray Cruises: “Sono estremamente dispiaciuto per l’inconveniente. La Miray non è una compagnia così grande da permettersi di pagare 40-50 milioni per una nave”, per poi concludere: “Abbiamo provato di tutto per realizzare i vostri sogni”. Sogni che si sono materializzati sotto forma di incubi per i passeggeri che avevano fatto tanti sacrifici per partire per una crociera che in realtà non sarebbe mai partita.

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