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MES, Conte: "Nessun legame con bilancio e tasse" Foto: Giuseppe Conte- Presidente del Consiglio

MES, Conte: “Nessun legame con bilancio e tasse”

Giuseppe Conte, intervenendo alla Camera dei Deputati per il Question Time, sul MES dice: “Nessun legame con bilancio e tasse”.

Pubblicato il 1 Luglio, 2020

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto alla Camera dei Deputati per il Question Time, rispondendo ad una serie di quesiti a lui rivolti. MES, politiche di bilancio e questione tasse, i temi al centro di particolare attenzione e discussione.

Sul MES, argomento che fa parecchio discutere e dividere, Conte dice chiaramente: “In queste ore il governo sta conducendo un’intensa attività diplomatica per garantire una risposta UE adeguata. Ne ho parlato in questi giorni con il Premier Rutte e la Cancelliera Merkel: da parte italiana resta l’obiettivo di un’intesa rapida che mantenga l’ambizione di partenza. Il risultato finale non dovrà discostarsi dalla proposta della commissione quanto a volume e modalità. Non vi è alcuna connessione tra le linee di credito del MES, relativo alle spese sanitarie, e le scelte generali di politica di bilancio relative alla spesa pubblica e la tassazione. Per quanto riguarda il Quadro Finanziario Pluriennale, abbiamo già detto di ritenere anacronistici i “rebates”. Sappiamo che per alcuni Stati sono importanti, ma vogliamo ritenere che questa stessa sensibilità venga mantenuta da questi Stati membri rispetto al piano Nex Generation Ue“.

Questione Dl Semplificazione; anche qui, senza giri di parole, il Premier dice: “Sono state studiate e in parte accolte le proposte di Italia Viva. Ci sono interventi nella fase contenziosa, per rendere più veloce il processo amministrativo ed evitare sospensione delle gare pubbliche. Sono misure che intervengono anche sulla responsabilità dei pubblici dipendenti, perché vogliamo superare la cosiddetta “paura della firma” per i dipendenti pubblici» sul fronte opere pubbliche, spesso motivo di rallentamenti. Pensiamo a semplificare le procedure, affidando i contratti in modo più rapido. In questo momento transitorio, compatibilmente, introdurremo procedure negoziate anche senza bando, compatibilmente alla normativa europea. Deroga associata a misure di trasparenza e controlli antimafia, che sono da un lato semplificati ma dall’altro lato rafforzati. Le misure intervengono anche nella fase dell’esecuzione, al fine di accelerare la cantierizzazione delle opere e la loro realizzazione. Il decreto semplificazioni è indispensabile per modernizzare l’Italia e far correre tutto il Paese. Ed è per questo che in queste ore ci stiamo confrontando in maniera costruttiva per trovare una soluzione. Un provvedimento che è la madre di tutte le riforme”.

Per quanto riguarda il fisco, il Presidente del Consiglio spiega in dettaglio: “il taglio del cuneo fiscale diventerà strutturale e questa proposta è stata messa sul tavolo degli Stati Generali dell’Economia. Il Governo sta lavorando a un’ampia riforma della tassazione per avere un fisco equo e trasparente. Riforma che non si può attuare nel giro di pochi giorni o settimane. Punti chiave saranno la semplificazione e le scelte fiscali che dovranno supportare la riconversione economica. Il taglio dell’Iva, invece, è un’ipotesi, non abbiamo ancora deciso sul punto. La stiamo valutando. Nessuna decisione è ancora presa. Sulla strategia per ridurre il contante e promuovere i pagamenti elettronici, dobbiamo dire che i tetti sul contante sono in linea con il resto d’Europa, o a volte inferiori. Detto questo stiamo lavorando sui micropagamenti: pensiamo a a un protocollo volontario con le banche per contenere i costi delle carte. Un obiettivo non facile da conseguire, tenuto conto del numero dei soggetti e la loro natura internazionale”.

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