Pubblicato il 26 Aprile, 2024
Il sindaco di Gela Lucio Greco e l’assessore Ivan Liardi domenica, 13 Settembre, sono stati ospiti presso il Farm Cultural Park di Favara, invitati direttamente dal notaio Andrea Bartoli, ideatore e patron del progetto di recupero del centro storico del comune agrigentino. Un progetto nato 10 anni fa e che oggi è la seconda attrazione turistica della provincia , dopo la Valle dei Templi.
L’occasione è stato il Farm Si Festival Architettura il cui programma prevedeva un talk sulla rigenerazione urbana, energie e strategie moderato dall’arch. Emanuele Tuccio, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Gela.
“Siamo stati invitati a scoprire i vantaggi di questa iniziativa direttamente dal notaio Andrea Bartoli, una delle brillanti menti del progetto, – ha dichiarato il Sindaco Lucio Greco . E’ stato davvero un bell’incontro, alla presenza di Alberto Samonà, assessore regionale ai Beni Culturali, e dell’ing. Tuccio D’Urso, dirigente del dipartimento regionale per l’Energia, ricco di spunti propositivi che ci hanno dato modo di toccare con mano questa realtà e conoscerne i vantaggi.
L’incontro sembra aver impressionato il Sindaco di Gela, tanto che il pensiero del primo cittadino è subito andato alla possibilità di replica del progetto nella nostra città:
“Farm Cultural Park è un progetto che non escludiamo di fare nostro, per ridare vita a qualche quartiere di Gela. Prima di esso, infatti, -ha infatti proseguito Greco – Favara era solo un piccolo centro rurale con un centro storico di valore ma abbandonato, i Sette Cortili erano dimenticati e sede di piccoli traffici illegali.
Adesso, grazie ad azioni mirate ad incentivare l’acquisto degli immobili ad un prezzo simbolico e alla collaborazione dei cittadini e del tessuto sociale, è una città che brilla di luce propria, pulita, colorata, dinamica, centro di saperi e cultura”.
E conclude poi: “Esattamente quello che vorremmo per Gela, in modo che anche della nostra città un giorno l’architetto e urbanista Maurizio Carta possa dire: è un acceleratore di particelle culturali!”.
Il problema però è la distanza tra il “vorremmo” e la realizzazione, perché l’attuale sindaco non è il primo e neanche l’unico ad avere questo desiderio. E qualche predecessore sembrava aver preso sul serio il percorso di realizzazione di una Farm a Gela. Poi però tutto è finito nel dimenticatoio.