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Covid, coprifuoco in 4 aree di Genova e DAD per le superiori: divieto totale di assembramento in tutta la Liguria

Coronavirus, nuova ordinanza: divieto totale di assembramento in tutta la Liguria

Pubblicato il 21 Ottobre, 2020

Covid – Divieto totale di assembramento in tutta la Liguria, e non più solo nelle zone critiche del contagio, e ampliamento della didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado. Di concerto con il ministero della Salute la Regione Liguria – e il Comune di Genova – hanno elaborato due nuove ordinanze, estensive rispetto alle norme del dpcm. Quella regionale sarà in vigore dalle 12 di oggi, mercoledì 21 ottobre e fino alle 24 del 13 novembre prossimo, quella del sindaco sarà definita nella giornata di oggi e ancora non si sa quando entrerà in vigore.

Queste le decisioni prese in base all’andamento del contagio che, purtroppo, non ha subito un rallentamento con le misure prese fino a oggi. Ieri i nuovi contagi registrati dal bollettino della Regione erano 907 con oltre 6000 tamponi effettuati.

Covid: la nuova ordinanza

Per contenere l’ondata di contagi da coronavirus, che continua ad accelera in Liguria, il governatore Giovanni Toti ha annunciato, ieri, le misure: “Stiamo per diramare il divieto totale di assembramento nell’intera regione. potete uscire di casa, ma è vietato stazionare, assembrarsi in gruppi di più di una persona perché questo può portare a un reale rischio. Senza danneggiare l’economia, vogliamo che ci sia il massimo rigore per i comportamenti. Estendiamo il divieto di manifestazioni in tutta la Liguria, i circoli ricreativi possono restare aperti per la sola somministrazione di alimenti e bevande ma devono cessare le proprie attività quali giochi delle carte, biblioteche, biliardo e qualsiasi elemento di socialità che si svolga all’interno. Le sale giochi cesseranno il loro orario di apertura alle 18. Abbiamo bisogno di ridurre il numero di ospedalizzati, abbiamo bisogno del vostro aiuto, vi chiedo di essere molto attenze senza rinunciare alle vostre abitudini di vita. Sarebbe un problema per tutti noi prendere ulteriori misure”.

Covid: coprifuoco in 4 aeree

Il sindaco Marco Bucci ha fatto poi chiarezza sulle aree che saranno interessate dalle chiusura notturna: “Dalle ore 21 della sera fino alle 6 di mattina. Ovviamente domani concorderemo insieme al prefetto quali sono le modalità e come potremmo implementare. Ci sono quattro aree della città dove noi intendiamo applicare queste norme, la limitazione dell’accessoSi potrà circolare in questo orario solo se va in un particolare esercizio commerciale, l’accesso ludico potrà avvenire solo se si fa l’accesso a un esercizio. Non ci potrà essere assembramento, non si potrà sostare. Parliamo di due zone del centro storico, quella a valle di via Cantore a Sampierdarena e di Certosa che sono le aree che danno segnali più preoccupanti. Dall’analisi che abbiamo fatto risultano queste aree ma le definiremo meglio domani mattina. Chiudo con l’ennesima raccomandazione: non è una situazione facile, stiamo prendendo decisioni difficili. Più ci adeguiamo a queste decisioni e prima usciremo da questa storia, non ci possiamo permettere lassismi e implementeremo queste azioni”.

Quella che è stata definita come ‘zona arancione’, è il nucleo della nuova ordinanza che il sindaco Marco Bucci predispone per limitare l’aumento dei contagi. Il provvedimento per entrare in vigore deve essere prima condiviso con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il prefetto del capoluogo ligure, Carmen Perrotta.

Covid: “zona arancione”

All’interno dei confini della zona arancione, che saranno resi noti  successivamente, nella fascia oraria interdetta si potrà entrare solo per recarsi in esercizi commerciali, ristoranti e bar o se si va a casa. Ancora in fase di definizione le modalità di controllo degli accessi: “Non prevedo posti di blocco con gente in divisa, ma controlli serrati degli agenti, sì. Non ci possiamo permettere lassismi, la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri”. In queste aree di Genova non sarà possibile l’assembramento ma neppure la libera circolazione. “Ci si potrà spostare per raggiungere la propria abitazione o un ristorante ma non si potrà stare in giro e sostare”- ha chiarito Bucci.

La nuova ordinanza chiede alla direzione scolastica regionale di “ridurre le attività di insegnamento pericolose come le lezioni di musica con i fiati, la ginnastica, o i laboratori promiscui dove le classi si incontrano e gli spazi non possono essere garantiti” – ha aggiunto Toti. L’ordinanza è stata fatta di concerto con la Regione Piemonte oltre che con il ministero dalla Salute. Tutte le misure relative alle scuole sono in vigore dal 26 ottobre al 13 novembre. Per quanto riguarda l’insegnamento dell’educazione fisica, è consentito solo qualora avvenga in forma individuale.

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