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Dalla Regione 12 milioni di mascherine per i Comuni. Fondi per fiere e aeroporti. Assunti 300 medici

Pubblicato il 2 Novembre, 2020

Dalla Regione 12 milioni di mascherine inviate ai Comuni, dodici milioni di dispositivi per la protezione individuale dei cittadini. Frutto di una fornitura delle scorse settimane, sono stati inviati ai sindaci dei Comuni della regione non capoluogo e saranno gli stessi primi cittadini a decidere come distribuire le mascherine. 

Assunti 5mila addetti alla Sanità toscana

Eugenio Giani e Monica Piovi, direttore generale di Estar

«5 mila nuovi assunti per la sanità toscana», lo scrive il presidente della Regione Eugenio Giani in un tweet. «Sono tutti contratti a tempo indeterminato: 2825 infermieri, 1629 oss, 79 assistenti sanitari e 128 tecnici di laboratorio, 317 i medici che sono stati assunti tramite Estar con concorsi e selezioni autorizzate dal governo»

Le prossime settimane saranno assunti altri 400 infermieri dalle graduatorie esistenti. 

Nei magazzini di Estar, come ha detto il direttore generale Monica Piovi, ci sono oltre 500mila tamponi per reagenti, 5.500.000 guanti, 4.500.000 mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 (4.200.000), mascherine FFP3 (840mila), protezioni facciali (358mila), tute (265mila), camici ( 900mila).

Proposta della Regione per contributi a fondo perduto alle fiere

La Regione si muove in soccorso degli enti fieristici che dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono stati costretti ad annullare o rinviare un numero considerevole di manifestazioni con la conseguenza di vedere i loro fatturati ‘asciugati’. La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’economia Leonardo Marras, ha approvato nell’ultima seduta una proposta di legge che dovrà adesso essere discussa dal Consiglio regionale.

Sono previsti per questo contributi a fondo perduto. Ne potranno beneficiare tutti gli enti fieristici che abbiano in disponibilità, a qualsiasi titolo (non importa se in proprietà o in uso), un quartiere per accogliere manifestazione nazionali e internazionali e che, tra febbraio ed agosto 2020, abbiano visto diminuire di almeno un terzo i loro fatturati rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.

Il contributo, a parziale compensazione delle perdite, oscillerà sarà del 20 o del 30% a seconda che la superficie coperta a disposizione degli espositori sia inferiore o superiore a 15 mila metri quadrati. Per il 2020 la giunta ha stanziato in bilancio 2 milioni di euro. 

La Regione pensa ad aiuti per gli scali di Firenze e Pisa

L’aeroporto di Firenze

Dieci milioni a sostegno del sistema aeroportuale toscano. La giunta regionale chiede di modificare la legge, la numero 75,  approvata ad agosto dal Consiglio uscente e di concentrare tutte le risorse già a disposizione sul principale nodo toscano, ovvero sugli aeroporti di Firenze e Pisa, ambedue gestiti da Toscana Aeroporti.

Lo fa con una proposta di legge che l’assessore all’economia Leonardo Marras ha portato nell’ultima seduta di giunta e che adesso passa all’esame dell’assemblea legislativa. 

«Vogliamo intervenire – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – perché sostenere gli aeroporti vuol dire aiutare anche l’indotto che vi gira attorno e i settori che della mobilità delle persone beneficiano, destinati a tornare volano di sviluppo importante quando saremo usciti dall’attuale emergenza sanitaria».

 Nel pieno della pandemia Covid-19, da marzo a giugno del 2020, lo scalo di Firenze è stato chiuso e su Pisa ha operato un solo volo al giorno. «Gli effetti sono stati pesantissimi – ricorda Marras – e per questo abbiamo deciso di intervenire concentrando le risorse a disposizione su questi due aeroporti». 

La Commissione europea ha chiarito che il  Covid-19 può essere considerato alla stregua di una calamità naturale, per cui sono ammessi aiuti di Stato. Con la proposta di legge si potrà così garantire una sovvenzione fino al 100 per cento dei danni subiti in quattro mesi ,da marzo a giugno. Basterà dimostrare un nesso con le misure di contenimento da Covid-19.

Naturalmente l’eventuale ristoro sarà riconosciuto al netto di qualsiasi importo recuperato da assicurazioni, contenziosi, arbitrati o altra fonte, calcolato sui ricavi persi e detratti i costi evitati durante il periodo oggetto di risarcimento.  

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