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Scoperti 500 sacchi di rifiuti tessili in un magazzino di Campi, denunciato un cinese

Pubblicato il 30 Novembre, 2020

Scoperti 500 sacchi di rifiuti tessili in un magazzino di Campi. Sequestrati i contenitori per circa 150 quintali di rifiuti e il capannone mentre è stato denunciato il cinese che lo aveva affittato.

L’operazione è stata portata a termine dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto, Sesto Fiorentino (FI), durante un servizio di controllo del territorio.

I carabinieri si sono recati nel comune di Campi Bisenzio (FI) e, quando sono passati davanti ad un ingresso laterale di un fabbricato, hanno notato il portone d’ingresso aperto.

All’interno dell’immobile si trovava una persona di nazionalità cinese. Entrati dentro, i forestali scoprivano un magazzino, suddiviso in due vani contigui e comunicanti, dove era stoccato un ingente quantitativo di sacchi, contenenti ritagli di stoffa derivanti dall’industria tessile.

Il quantitativo è stato stimato in circa 500 sacchi del peso di circa 30 chilogrammi ciascuno, per complessivi 150 quintali.

Magazzino senza autorizzazione allo stoccaggio sequestrato con i 150 quintali di scarti tessili

Alle richieste dei carabinieri, il soggetto identificato non ha fornito l’identità di eventuali altri soggetti coinvolti né di committenti o indicazioni relative alle fasi di trasporto e deposito dei rifiuti. Non è stato neppure in grado di fornire la documentazione autorizzativa allo stoccaggio o messa in riserva di rifiuti speciali. Lo stesso si limitava a mostrare ai militari il contratto di locazione stipulato da un anno tra lo stesso e il proprietario dell’immobile.

Il deposito con i 150 quintali di rifiuti

Considerato che gli scarti tessili sono rifiuti speciali non pericolosi e il sito di stoccaggio non può essere considerato quale deposito temporaneo dei rifiuti (che sarebbe consentito) perché non collegato con l’attività di produzione degli stessi, tale stoccaggio rappresenta una fase della gestione dei rifiuti soggetta ad autorizzazione.

Ma la persona presente non era in grado di fornire ai militari documentazione o elementi che inducessero a considerare il deposito lecito.

Dunque il fabbricato ed i rifiuti sono stati posti sotto sequestro, anche per il potenziale pericolo per l’innesco di incendi, costituito dal cumulo di scarti tessili, e l’affittuario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Firenze per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi.

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