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Marcella Giulia Pace, fotografa ragusana apprezzata dalla Nasa, immortala “la Venere di Botticelli” fra le nuvole

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

L’astrofotografa ragusana, Marcella Giulia Pace, ha colpito ancora. Dopo aver conquistato la Nasa con le sue incredibili foto, tanto da vederle diventare “Foto del Giorno” per ben 5 volte, è riuscita a scovare una nube che sembra la Venere del Botticelli.

Il fatto di vedere, nelle nuvole o in un altro oggetto, una forma umana o riconducibile a qualcosa di conosciuto, è parte di un fenomeno psicologico chiamato Pareidolia. Questa capacità innata è dovuta probabilmente alla necessità che avevano i nostri antenati preistorici di riconoscere un eventuale predatore mimetizzato tra la natura: riuscire a collegare pochi elementi visibili per individuare un animale feroce era necessario alla sopravvivenza della specie! Tutti possediamo ancora questa attitudine e la utilizziamo quotidianamente, anche senza accorgercene.

“La nuvola, un cirrus intortus, é apparsa alta in cielo verso Est – ci ha raccontato Marcella Giulia Pace – Era una porzione di cielo sgombra da altre nuvole simili e ciò la faceva risaltare agli occhi di chi portava lo sguardo in quella direzione. Da lontano sembrava avere sembianze di una figura umana e quando con la macchina fotografica dotata di un teleobiettivo ho visto l’immagine ravvicinata ho subito riconosciuto una netta somiglianza con la Venere dipinta da S. Botticelli nella sua celebre opera “la nascita di Venere”. Sono rimasta molto sorpresa dalla somiglianza e questi “giochi suggestivi” sono parte del grande spettacolo che ci dona il cielo sia diurno che notturno.”

Classe 1975, ragusana, Marcella Giulia Pace è insegnante di scuola primaria e fa parte dell’Unione Astrofili Italiani (Uai). Il suo interesse per l’astronomia e i fenomeni ottici atmosferici (fotometeore) nel tempo l’ha portata a creare un sito di divulgazione scientifica (www.greenflash.photo) con circa 1000 tra immagini e video di fotometeore anche rare, osservate in tutta Italia e soprattutto sui monti Iblei (Rg) e sulle Dolomiti in Cadore, paesaggi scelti per la grande diversità orografica, climatica e di luminosità diurna e notturna, oltre che per la loro posizione alle due latitudine estreme dell’Italia

* foto rielaborata da Mario Occhipinti *

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