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Odori nauseabondi a Brusciano, ritrovati rifiuti di ogni genere in un canale

Sequestrato un tratto di 200 metri dell’alveo Scipione/Campagna.

Pubblicato il 15 Giugno, 2021

Nella giornata di ieri i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Marigliano, nell’ambito di un’attività finalizzata al contro degli affluenti dei Regi Lagni, hanno sequestrato un tratto di circa 200 metri di canale, completamente ostruito da rifiuti presso la località Scipione/Campagna nel comune di Brusciano.

Rinvenuti rifiuti di qualsiasi genere: speciali, pericolosi e non, agricoli, imballaggi in polistirolo, imballaggi in plastica contenenti fitofarmaci, rifiuti combusti, fusti vuoto in ferro, plastiche e pedane in legno.

I rifiuti sono stati rinvenuti in un totale stato di abbandono, pericolosamente miscelati tra loro e con i rovi, segno di totale incuria dell’alveo.

Lo scorrimento delle acque, nel tratto di alveo di 200 metri esaminato, rinvenuto al momento totalmente asciutto, risultava essere interrotto dalla presenza dei rifiuti. Tale situazione rappresenta un grave pericolo poiché, in caso di forti precipitazioni meteoriche le acque, a contatto con i rifiuti presenti nell’alveo, potrebbero tracimare andando ad invadere i campi coltivati siti nelle immediatezze dell’alveo con il serio rischio di compromissione della matrice ambientale e del raccolto effettuato dai contadini.

Da segnalare inoltre l’odore nauseabondo che ha reso l’aria completamente irrespirabile a causa della putrescenza dei rifiuti. I militari hanno quindi sequestrato il tratto esaminato, riscontrando l’ipotesi di reato di smaltimento illecito di rifiuti, discarica abusiva, miscelazione dei rifiuti e combustione illecita di rifiuti. L’alveo controllato è un affluente del lagno vecchio che si estende nelle campagne tra Acerra e Marcianise.

Come sottolineato dal dottor Antonio Marfella il territorio agronolano, ed in particolare proprio Brusciano, Marigliano e Mariglianella, risulta fortemente compromesso dall’incendio dell’ex deposito Agrimonda nel 1995, che ha rilasciato sostanze tossiche nelle falde acquifere ancora oggi presenti.

L’attenzione quindi sul territorio deve essere massima per porre un freno all’inquinamento ambientale che continua, silenziosamente, a fare vittime innocenti.

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