« Torna indietro

sindaci profughi

Afghanistan: 170 morti nel doppio attentato (ma la gente tenta ancora di fuggire)

Pubblicato il 27 Agosto, 2021

Afghanistan. Aumenta il numero dei morti, reso noto dopo il doppio attentato di ieri. Molti tra loro non potevano più restare in patria, poiché la loro vita era in pericolo. La qualità della vita, ma anche l’incolumità vera e propria, come i fatti hanno dimostrato. È salito ad almeno 170 morti e 200 feriti il bilancio dell’azione dell’Isis-K all’aeroporto di Kabul, come afferma Cbs sulla base di fonti del ministero della Sanità afghano. Ci sono 13 militari americani tra i caduti. Secondo Zabihullah Mujahid, portavoce dei Talebani, tra le vittime non ci sono appartenenti all’organizzazione, come ha affermato in dialogo la Bbc. Sottolinea che “L’incidente è avvenuto in un’area controllata dalle forze statunitensi“.

Secondo l’agenzia Reuters, almeno 28 membri dei Talebani hanno perso la vita. I fatti di sangue, però, non fermano chi vuole fuggire. Lo afferma la Cnn: in pochi si sono radunati allo scalo, nel tentativo di lasciare l’Afghanistan. E’ l’ultimo giorno nel quale partono i voli di evacuazione degli Stati occidentali, poi si darà seguito al ritiro completo delle truppe, entro il 31 agosto. Migliaia di combattenti sono stati chiamati dalle province dai nuovi governanti, in modo da rafforzare la sicurezza all’aeroporto.

Afghanistan: che cosa dice l’Usa

Il generale Kenneth McKenzie, capo del comando centrale delle forze statunitensi, lo rende noto: l’esercito è preparato per nuovi attacchi dello Stato islamico del Khorasan, che potrebbero includere l’uso di autobomba e razzi contro l’aeroporto, anche nei giorni che seguiranno il ritiro delle truppe. L’intelligence Usa condivide le informazioni in suo possesso con le milizie talebane che sorvegliano i checkpoint in città. L’agenzia Onu per i rifugiati parla di un esodo dall’Afghanistan di oltre 500mila persone. Secondo la vice Alta commissaria per i rifugiati Kelly Clements, è possibile che lascino il Paese entro la fine di quest’anno fino a 515mila persone. E’ lo scenario peggiore.

Afghanistan: che cosa succede in Italia

A Roma è arrivato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che ha incontrato prima il premier Mario Draghi a palazzo Chigi, poi Luigi Di Maio alla Farnesina. Draghi in seguito ha parlato al telefono con il primo ministro indiano Narendra Modi. Si è conclusa l’operazione Aquila Omnia dei ministeri di Esteri e Difesa per il rientro di collaboratori e profughi da Kabul: nel primo pomeriggio è decollato l’ultimo C-130 dell’Aeronautica con una cinquantina di afghani. L’arrivo in Italia è previsto per sabato mattina: si attendono anche i diplomatici italiani Tommaso Claudi e Stefano Pontecorvo, insieme ai Carabinieri del battaglione Tuscania che hanno gestito le evacuazioni degli ultimi giorni. “Lascio Kabul col cuore pesante. La Nato ha svolto un ruolo chiave nel far uscire migliaia di persone e si è impegnata a portare altri in salvo. Grazie all’Italia per averci portato via”: è un Tweet di Pontecorvo, che è in volo.

About Post Author