« Torna indietro

Estorsione

“Dammi 5.000 euro per stare tranquillo”, 4 attività commerciali di Cardito nella morsa del racket

Pubblicato il 11 Luglio 2022

L’estorsione è una delle tante piaghe della città di Napoli e delle province limitrofe, che purtroppo impedisce la crescita delle attività commerciali sul territorio e di conseguenza dell’intera economia.

Un grave episodio di estorsione si è verificato a Cardito, dove però i commercianti hanno fatto fronte comune e hanno deciso di sporgere denuncia contro gli estorsori che si presentavano in ditte commerciali del territorio e imponevano ai titolari, e in alcuni casi ai dipendenti, il pagamento di 5.000 euro.

Tentata estorsione a Cardito: due gli arrestati

In mattinata, alla casa circondariale di Aversa e nel comune di Afragola, i carabinieri di Casoria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare nei confronti del 27enne A.V. (già detenuto per altra causa) e del 54enne T.L., il cui provvedimento è stato eseguito da personale di Polizia dello Stato, sui quali pende l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini

Le indagini, condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Afragola, personale della Squadra Mobile di Napoli e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono state avviate dopo la denuncia degli imprenditori di alcune ditte del territorio di Cardito.

Gli accertamenti si sono sviluppati tramite riscontri sul territorio, una continua attività informativa, l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e la successiva individuazione fotografica da parte delle vittime, che hanno riconosciuto i due estorsori.

Le estorsioni hanno avuto luogo nel periodo tra luglio e novembre 2021 e, nello specifico, le indagini hanno permesso di accertare le tentate estorsioni da parte di due uomini nei confronti di 4 ditte commerciali di Cardito.

Le richieste venivano fatte ai titolari, e in alcuni casi anche ai dipendenti, e per la “messa a posto” i due estorsori chiedevano la corresponsione di 5.000 euro per non subire ritorsioni.