Pubblicato il 21 Luglio, 2022
Dopo tante peripezie finalmente si era vista assegnare dal Comune un alloggio popolare a Fuorigrotta confiscato alla camorra, dove sistemarsi e iniziare una nuova vita. Per una donna però era solo l’inizio di un incubo, poiché è diventata il bersaglio di una coppia (un uomo del ’61 e una donna del ’62) che non voleva che la donna alloggiasse lì.
Alloggio popolare confiscato alla camorra: le minacce e le intimidazioni
Le indagini coordinate dalla locale Direzione distrettuale antimafia hanno evidenziato che la donna, legittima assegnataria dell’alloggio popolare, è stata minacciata più volte da una coppia, marito e moglie, che le hanno intimato di andarsene poiché si trattava di un “bene appartenente alla camorra”.
La donna, che in un’occasione era stata minacciata anche con una mazza da baseball, a causa delle continue intimidazioni non ha potuto fare altro che rinunciare a quell’alloggio accettandone un altro.
Gli arresti
Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Napoli e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura nei confronti di 2 persone.
Gli indagati, marito e moglie, sono ritenuti gravemente indiziati del reato di violenza privata aggravata dal metodo mafioso.