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“Chiusura Punto Nascita: a quando la tragedia?”

Pubblicato il 20 Agosto, 2022

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato

Ancora una volta apprendiamo di una tragedia scampata per una mamma ed il suo bambino.

Ancora una volta siamo costretti a denunciare il pericolo per i cittadini derivato dalla chiusura del Punto Nascita e dalla mancanza di prestazioni sanitarie adeguate.

Questa volta è toccato ad una cittadina piombinese che, rimandata a casa dall’ospedale di Cecina dopo un controllo, si è ritrovata con le contrazioni senza avere il tempo di ripercorrere 45 km per raggiungere l’ospedale.

La donna ha partorito in casa, con l’aiuto del marito collegato telefonicamente al 118. 

Come nei film degli anni Sessanta. Ma questo non è un film: vivere a Piombino porta conseguenze come queste, frutto di una politica scellerata del PD che ha deciso di chiudere il nostro Punto Nascita lasciando le partorienti in balia del fato.

A quella chiusura doveva almeno seguire un potenziamento del primo soccorso per poter sopperire a situazioni come quelle verificatesi giorni fa. Ma niente: Asl e Regione continuano a trattare la Sanità come una società che deve solo fare profitti, con conseguenze pericolose per gli utenti. 

Oggi è andata bene; domani non sappiamo. Per tutto questo, deve essere ribadito, c’è un solo colpevole: il Pd.

Ricordiamo perfettamente le parole dell’assessore regionale Bezzini quando si è degnato di venire al consiglio comunale di Piombino; ricordiamo i numeri snoccialati davanti al pubblico sbalordito; ricordiamo le parole della direttrice Casani; ricordiamo la freddezza di certi personaggi nel continuare a prendere in giro i cittadini qnche in quella occasione; ricordiamo le parole ‘vi dovete ritenere fortunati, ci sono situazioni peggiori’.

Ricordiamo anche le giornalate festanti del Pd regionale e locale che davano per risorto il Punto Nascita con l’annuncio dell’arrivo persino di un centro di procreazione assistita. Novelle a cui non crede più nessuno.

Chi sostiene che l’attuale Amministrazione comunale potrebbe risolvere il problema tramite la Casa della Salute dimostra solo di non avere alcuna cognizione di quale siano le competenze del Comune all’interno di quella società e farebbe meglio o ad unirsi alla protesta o a tacere.

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