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Covid: situazione tesa in Piemonte. Acque agitate tra Stato e Regione

Pubblicato il 9 Novembre, 2020

I ricoverati negli ospedali del Piemonte sono il 25% in più rispetto al picco della scorsa primavera nelle degenze ordinarie o di terapia sub intensiva.
Nella terapia intensiva, invece, il picco dei mesi scorsi verrà raggiunto tra una settimana, con 400-450 pazienti, se la crescita dei contagi sarà lineare.

Lo ha detto il coordinatore dell’area, Dea Gian Antonio Cibinel, nell’incontro della Commissione Sanità della Regione con i responsabili del Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive. Nelle ultime due settimane la media dei pazienti in attesa di ricovero nei pronto soccorso è stata di 450-500.

“È di 3.588 la media giornaliera di nuovi casi positivi al Covid 19 nella settimana dal 2 all’8 novembre. Il picco di presenze in Pronto soccorso si è avuto il 5 novembre e, da qualche giorno, assistiamo a una modesta diminuzione. La media giornaliera di pazienti in attesa di ricovero al Pronto soccorso nelle ultime due settimane è stata pari a 450-500 persone”. Lo ha dichiarato questa mattina il coordinatore dell’area Dea Gian Antonio Cibinel nel corso dell’incontro della Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, con i responsabili del Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive (Dirmei).

“In questo momento – ha aggiunto – il numero di ricoverati è maggiore rispetto al picco della prima ondata della pandemia ed è particolarmente concentrato sulle degenze ordinarie o subintensive. Ieri sera avevamo circa il 25% di ricoveri in più in queste aree rispetto al picco della pandemia. Per quanto riguarda le terapie intensive, siamo invece intorno ai due terzi rispetto al picco massimo della prima ondata. Se l’andamento dei contagi sarà lineare, potremmo stimare tra una settimana 400-450 ricoverati in terapia intensiva, pari al picco della prima ondata, e 5.500-6.000 ricoverati complessivamente in altri reparti”.

Morta giovane mamma poco più che ventenne di Covid

Una giovane mamma di 21 anni residente a Romano Canavese (Torino), vicino a Ivrea, è morta per le complicanze del Covid. La ragazza, madre di un bimbo di 13 mesi, era ricoverata da circa venti giorni alle Molinette di Torino. A darne notizia il sindaco del paese, Oscarino Ferrero: “La notizia ci ha lasciato attoniti e ci rende consapevoli che le conseguenze di questa pandemia ci possono toccare da molto vicino. Questa morte ci testimonia che il virus è letale non solo per una certa fascia della popolazione”.

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