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Guerra a Musumeci e Razza, D’Urso rivela: “Micciché e Cracolici sparano alle spalle”

Pubblicato il 8 Febbraio, 2022

“E’ tutto orchestrato da Miccichè e Cracolici”. Tuccio D’Urso non ha dubbi: quelli che sparano sono loro, il presidente dell’Ars, coordinatore di Fi in Sicilia, e Antonello Cracolici, deputato regionale del Pd. E’ quel che ci chiarisce quando gli chiediamo a chi si riferisce nell’improvviso, esplosivo post pubblicato sui social.

“Devo farvi una confessione – scrive . mi sento come un soldato in prima linea che non deve schivare in ogni momento i colpi del nemico, ma il fuoco amico di chi, in teoria dalla tua stessa parte, invece ti spara alle spalle”.

Un’accusa dura, durissima, che dà del traditore a qualcuno, del traditore della peggior specie, quelli così viscidi da essere capaci di farti fuori senza rimorso mentre dai con fiducia le spalle, convinto di essere al sicuro. fra amici, fra gente pronta a sostenerti.

Parole che potevano suscitare fraintendimenti, facendo ipotizzare una clamorosa rottura dell’ingegnere che ricopre il ruolo di soggetto attuatore per l’emergenza Covid in Sicilia, con Nello Musumeci, che gli ha affidato l’incarico, e Ruggero Razza, visto che il presidente della Regione Siciliana e l’assessore alla Salute non hanno ancora commentato pubblicamente la bufera che sta investendo l’ex dirigente regionale.

Perché il capogruppo di Fi all’Ars, Tommaso Calderone, ha presentato una mozione per chiedere a Musumeci di revocare l’incarico a D’Urso, reo, secondo lui, di avere pubblicato un post, poi rimosso, in cui criticava i deputati di maggioranza e di opposizione che avevano bocciato la norma con la quale si sarebbe consentito di fare restare in carica per altri tre anni lo stesso D’Urso e altri funzionari: “È spiacevole – ha detto Caldeorone – constatare che, nonostante il ruolo che ricopre, si permetta di oltraggiare il Parlamento siciliano. Il suo modo di agire lede il rapporto di fiducia che deve esistere tra le parti. La misura è colma: il Parlamento siciliano merita rispetto”. 

Insomma, Forza Italia e Partito Democratico hanno imbracciato il fucile per colpire alle spalle D’Urso, il dito sul grilletto lo hanno Micciché e Cracolici, una strategia bipartisan che come obiettivo ha quello di colpire tramite l’ingegnere Musumeci e Razza, “Ma anche loro direttamente”, ci sottolinea.

Intanto, ecco l’hashtag #giulemanidatucciodurso: “Il gruppo “Siamo tutti Musumeci” esprime piena e totale solidarietà all’ing. Tuccio D’Urso. Qualcuno chiede la sua testa per aver detto la verità su una classe politica scialba e insignificante. la testa brillante di chi si è sempre adoperato e si sta adoperando per dare lustro alla nostra terra. La Sicilia e i siciliani hanno bisogno del suo ingegno, delle sue competenze e capacità. Lasciamoli cuocere nel loro brodo insipido. Vada avanti, non sottragga tempo prezioso a chi non merita neppure un attimo di attenzione, peraltro utile a dargli visibilità. Insopportabili coltellate dal fuoco amico”.

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