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Eboli

Eboli, 5 indagati per la morte del piccolo Francesco Pio: inquietante retroscena sui pitbull assassini

Pubblicato il 24 Aprile, 2024

La morte di Francesco Pio, del bimbo di 13 mesi ucciso da due pitbull a Eboli, in provincia di Salerno, secondo la Procura ha dei responsabili ben definiti.

Sono cinque, gli indagati per lo sconvolgente, ennesimo caso con protagonisti esemplari della famigerata razza canina, che col solo nome evoca potenziale ferocia, pericolo.

L’accusa è pesantissima: omicidio colposo.

A difendersi saranno in padroni delle bestie lasciate in custodia agli amici di famiglia che hanno subito la tragedia.

Ma anche gli zii e la madre della vittima, ricoverata in ospedale perché anche lei aggredita con morsi alle gambe nel vano tentativo di salvare il figlio dalla furia dei cani, sono accusati dello stesso reato.

Oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpicino martoriato del bambino, poi la salma di Francesco Pio sarà restituita ai familiari per permettere la celebrazione dei funerali nel giorno in cui ad Eboli sarà pure lutto cittadino.

Intanto, emergono inquietanti retroscena sui quali gli inquirenti stanno cercando di fare luce e che potrebbero aggravare la situazione per gli indagati.

Così come rivela Salerno Today, nella zona della tragedia si vocifera che i due cani lo scorso gennaio avevano aggredito e ucciso il loro padre, manifestando un’indole, quindi, violenta.

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