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Fico: "Conte leader riconosciuto e stravotato"

Roberto Fico

Fico: “Conte leader riconosciuto e stra-votato”. La difesa deI M5S contro le decisioni del Tribunale di Napoli

“Parliamo di una questione assolutamente burocratica, non politica. Perciò faremo i nostri passi, come abbiamo annunciato e speriamo che vada a buon fine tutto. Conte è ben saldo e facciamo il percorso insieme, per il futuro del Movimento. Per i Cinquestelle è fondamentale separare la burocrazia dalla politica. Conte è leader del Movimento, riconosciuto e stra-votato e siamo con lui”.

Pubblicato il 12 Febbraio, 2022

Parliamo di una questione assolutamente burocratica, non politica. Perciò faremo i nostri passi, come abbiamo annunciato e speriamo che vada a buon fine tutto. Conte è ben saldo e facciamo il percorso insieme, per il futuro del Movimento. Per i Cinquestelle è fondamentale separare la burocrazia dalla politica. Conte è leader del Movimento, riconosciuto e stra-votato e siamo con lui”. Sono le parole del presidente della Camera Roberto Fico. A Napoli, all’inaugurazione della 48esima edizione del Nauticsud, il presidente ha così commentato l’ordinanza del Tribunale di Napoli. Come è noto sono state sospese le due delibere che avevano permesso la modifica dello statuto del Movimento e l’elezione del nuovo presidente Giuseppe Conte”.

Fico: “questione meramente tecnica”

E ancora: “La burocrazia è un altro discorso, adesso noi presenteremo i documenti al tribunale di Napoli e vedremo come andrà a finire, ma è una questione meramente tecnica. Tanti, anche ex attivisti, si divertono e invece di dire ‘abbiamo perso la battaglia politicamente’, continuano tramite un avvocato a fare cause al Movimento, ma noi non ci arrenderemo”.

La tesi difensiva davanti al Tribunale di Napoli

Si tratta di fare sì che i giudici revochino il provvedimento cautelare che ha bloccato il nuovo statuto pentastellato e la leadership dell’ex presidente del Consiglio.

Ecco la tesi difensiva del Movimento 5 Stelle davanti al Tribunale di Napoli: nel 2018, c’è stato uno scambio in posta elettronica tra Luigi Di Maio, allora capo politico, e l’ex presidente del Comitato di garanzia Vito Crimi. “In qualità di capo politico – si legge nel testo – propongo che lo stesso criterio per l’accesso al voto degli iscritti applicato alle votazioni e alle consultazioni su Rousseau, venga esteso anche per le votazioni che hanno come oggetto la convocazione dell’Assemblea degli iscritti. Potranno quindi prendere parte a tutte le future convocazioni dell’Assemblea gli iscritti da almeno sei mesi con documento certificato”. 

Secondo i vertici del Movimento i legali del M5S, il “regolamento del 2018” certificherebbe la validità delle delibere sospese dal Tribunale. Sulla base del documento, come detto, soltanto gli iscritti da almeno sei mesi potevano accedere la partecipazione alle votazioni online. Il Tribunale ha contestato al M5S proprio l’esclusione degli iscritti con meno di sei mesi di anzianità: perciò non sarebbe stato raggiunto il quorum nella votazione sul nuovo statuto e sull’elezione di Conte.

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