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Femminicidio: uccide l’ex compagna a martellate, arrestato calciatore

Pubblicato il 24 Agosto, 2022

Ha impugnato un martello e l’ha massacrata. Senza pietà. Ferocemente.

Così è stata uccisa Alessandra Matteuzzi, 56 anni, a Bologna, in via dell’Arcoveggio, periferia della città, nel cortile condominiale.

È stato arrestato l’ex compagno, Giovanni Padovani, di 27 anni.

Le volanti sono intervenute ieri sera, alle 21.30, per la segnalazione dei vicini di casa di una violenta lite.

La donna era riversa a terra e ferita alla testa in stato di incoscienza.

Trasportata in ospedale, è morta poco dopo.

Sul posto era presente anche l’aggressore, arrestato per omicidio aggravato su disposizione della Procura.

Quando è stata aggredita dall’ex, Alessandra Matteuzzi era al telefono con la sorella.

Lo ha raccontato lei stessa.

“E’ scesa dalla macchina e ha cominciato a urlare: no Giovanni, no, ti prego, aiuto. Io ero al telefono, ho chiamato immediatamente i carabinieri che sono arrivati subito. Io abito a 30 chilometri. Alla fine l’ha massacrata di botte”, ha detto la donna in lacrime.

Alessandra Matteuzzi a fine luglio aveva presentato denuncia contro l’ex compagno, dal quale si era divisa da qualche mese.

L’indagato è un calciatore ed ex modello, originario di Senigallia, in provincia di Ancona.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, barba, persone in piedi e spazio al chiuso

Ha militato in varie squadre di serie C e D: tra cui il Foligno calcio, il Troina, Giarre e ora la Sancataldese, squadra con la quale, domenica scorsa, ha superato il primo turno della Coppia Italia dilettanti battendo ai rigori il Catania.

Sarebbe arrivato ieri a Bologna in aereo dalla Sicilia e poi sarebbe andato ad attendere la donna sotto casa.

LA NOTA DELLA SANCATALADESE

“Condanniamo senza se e senza ma ogni violenza e femminicidio. Non riusciamo a trovare le parole per commentare i fatti che si sono verificati ieri sera a Bologna, per la furia e la ferocia che ha subito Alessandra Matteuzzi. Ciò che proviamo in questo momento è shock e sgomento. La Società Sancataldese Calcio tiene a puntualizzare che il calciatore Giovanni Padovani già lo scorso sabato 20 agosto era stato messo fuori rosa a causa del suo ingiustificato allontanamento. La dirigenza verde amaranto si stringe al dolore della famiglia della vittima, certi che la legge faccia il suo corso #StopFemminicidio”, scrive il club verdeamaranto in una nota ufficiale.

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