«Minnena» in egiziano significa “da parte nostra”, ma anche “parte di noi”. Ed è proprio da questa ultima accezione che partirà – martedì 30 giugno alle 18.30 in diretta Facebook – l’incontro promosso dalla casa editrice messinese Mesogea sull’Egitto di oggi, ma anche di ieri e di domani.
“Lo stesso Egitto – si legge nella presentazione – a cui l’Italia qualche giorno fa ha venduto due fregate, lo stesso che ha represso il dissenso imprigionando Alaa Abd El Fattah, Sarah Helgazi, Patrick Zaky, Sanaa Seif e assieme a loro altre migliaia di cittadini egiziani, senza dimenticare l’omicidio di Giulio Regeni”.
A febbraio 2020 Mesogea ha pubblicato un libro dal titolo Minnena. L’Egitto, l’Europa e la ricerca dopo l’assassinio di Giulio Regeni, nel quale ricercatori e studiosi hanno voluto dire la loro su quanto accaduto a seguito dell’omicidio di Giulio e cosa di fatto accade tra Egitto, Italia e Europa sotto vari aspetti, quello politico, letterario, mediatico, sociale, storico.
Ma la comunità di studiosi di Minnena – in questa occasione rappresentati da Daniela Melfa ed Elisabetta Brighi – questa volta non si ferma al libro, strumento determinante da cui partire, ma solleva questioni purtroppo ancora aperte e urgenti per l’area euromediterranea, Interverranno anche Riccardo Noury portavoce di Amnesty International – Italia, Francesco Vignarca, segretario della Rete Italiana per il Disarmo, e la giornalista Paola Caridi che di Egitto e Medio Oriente si occupa da anni.
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