Pubblicato il 10 Aprile, 2022
Un test utile per mister Stellone anche in chiave della Reggina che sarà
Motivazioni diverse e obiettivi diversi per Ascoli e Reggina. Sul difficile terreno del Picchio i calabresi escono sconfitti per 2-0, risultato forse troppo ampio per quanto visto nei 90′ di gioco.
A fare la differenza, così come visto nel match casalingo contro il Benevento, sono stati ancora una volta i singoli calciatori. I padroni di casa hanno trovato la vittoria grazie a due giocate importanti di Caligara e Bidaoui. La Reggina non ha però sfigurato, sfortunata nelle due occasioni che hanno visto il palo colpito da Folorunsho nel primo tempo e di Cortinovis sul finale.
L’Ascoli -spinto da un pubblico dalle grandi occasioni- nella seconda frazione di gioco ha accelerato il più possibile, trovando il tiro da ogni posizione del campo. La differenza principale con la squadra di Stellone (secondo peggior attacco del campionato) che nel corso della stagione non è riuscita a trovare la giusta forza nel reparto offensivo.
Nel match odierno -ancora una volta- troppo poco influente il lavoro svolto da Ménez e Montalto con il secondo non entrato mai in partita. Una formazione in ogni caso sperimentale schierata dal tecnico amaranto che ha deciso di mandare in campo chi ha avuto meno minuti in queste ultime settimane. Possibile scelte che potrebbero andare a proiettare già quella che potrebbe essere la Reggina della prossima annata.
La Reggina ormai senza obiettivi stagionali nella giornata di Pasquetta ospiterà il Lecce mentre l’Ascoli con i tre punti conquistati oggi si aggiudica un posto nei playoff dove sarà con ogni probabilità la mina vagante del mini-torneo.
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