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Iryna, la modella simbolo della resistenza ucraina conquista la prima pagina di Playboy

Pubblicato il Agosto 4, 2023

L’uscita di Playboy in Ucraina era stata sospesa circa un anno fa dopo l’inizio della guerra, ma è ricomparso in edicola oggi con un numero che lo stesso magazine ha definito storico.

La modella in copertina è Iryna Bilotserkovets, conduttrice televisiva, e la scelta non è stata certo casuale poiché la donna, sopravvissuta ad un attacco nei primi giorni di invasione russa, è diventata il simbolo della resistenza ucraina.

Iryna in prima pagina sullo storico numero di Playboy: “Una guerriera sexy e coraggiosa”

Iryna sfoggia un bikini di metallo e una benda su un occhio, a testimoniare i segni sul corpo che le ha lasciato un attacco russo dopo i primi giorni di invasione. Iryna, che oggi lavora in un’associazione di artisti e musicisti che organizzano eventi per allietare il morale delle truppe in prima linea, è stata scelta in quanto simbolo della resistenza ucraina. Anche i colori, blu e giallo, non sono certo casuali poiché rappresentano i colori della bandiera nazionale ucraina.

Il drammatico attacco

L’attacco russo durante il quale fu coinvolta Iryna risale al 26 febbraio 2022, terzo giorno dell’invasione, quando l’auto dove viaggiava a bordo con i suoi 3 figli fu raggiunta da una raffica di proiettili.

La modella è moglie di un politico molto vicino a Vitali Klitschko, il sindaco di Kiev, quindi non sa se l’obiettivo di quell’attacco era proprio lei o se purtroppo si è trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato.

In ogni caso ricorda benissimo quei drammatici momenti, che ha raccontato al sito spagnolo El Confidencial: “Ricordo solo che ho sentito un forte dolore alla testa e che ho avuto il tempo di fermarmi”.

La donna sarebbe probabilmente morta dissanguata se non fosse intervenuto in suo soccorso un infermiere, dopodiché fu trasferita all’ospedale di Berlino dove fu sottoposta a diverse operazioni di chirurgia ricostruttiva.

La paura di morire e il volto sfigurato

La donna ha poi rivelato di ricordare bene anche il momento in cui vide il suo viso sfigurato nello specchio dopo gli interventi: “Senza un occhio, con tubi che sporgevano ovunque, i capelli rasati. Punti, cicatrici, ferite ovunque. Ero il mostro di Frankenstein. La mia mascella si era frantumata, come un ramoscello”.

Nonostante le tante operazioni chirurgiche e il volto sfigurato oggi si vede ancora bella: “Non ho più un bel viso, ma il resto del mio corpo è bellissimo”. Tuttavia sa bene che l’aspetto estetico passa in secondo piano, dal momento che ha visto la morte in faccia: “Non si trattava di preservare la mia bellezza; si trattava di vivere o meno. I medici in Ucraina hanno detto che probabilmente sarei morta. Io non ero d’accordo, e nemmeno mio marito”.

“La storia di un’incredibile sete di vita” – così è scritto sul sito di PlayBoy Ucraina e nella rivista sono raccontate le vicende di altre donne ucraine coraggiose, che partecipano al progetto “Women stay strong”, dedicato appunto alle donne ucraine colpite e ferite durante gli attacchi russi ma che non hanno perso la loro sete di vita e che sono un esempio di forza e motivazione.

L’editore ha dichiarato che tutti i profitti derivanti dalla rivista saranno devoluti per acquistare attrezzature mediche di emergenza per l’esercito ucraino.

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