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Ischia, il ministro Pichetto Fratin: “Abusi edilizi, metterei in galera il sindaco”. La replica: “Non sa di che parla”

Pubblicato il 28 Novembre, 2022

Dopo la tragedia di Ischia il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin aveva usato parole durissime durante il suo intervento alla radio Rtl 102.5, sottolineando che “per evitare questi scempi basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare”, facendo riferimento agli abusi edilizi.

La dura replica di Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno: “Non sa di cosa parla”

Alle dure parole del ministro ha risposto Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno, che all’Adnkronos ha dichiarato: “Il ministro Pichetto Fratin mi sorprende con queste sue dichiarazioni, forse non sa di cosa parla. Noi abbiamo avuto una frana di dimensioni enormi che è scesa dal monte Epomeo trascinando tutto ad una velocità enorme. Quindi, se il ministro parla di quanto accaduto, trovo questa dichiarazione fuori luogo. Per quanto riguarda il resto lui è il ministro e ha il potere di fare ciò che vuole, anche arrestare il sindaco o requisire gli immobili”.

Il sindaco, dopo le repliche al ministro, adotta un tono più conciliante e anzi gli chiede una maggiore collaborazione: “Magari bastasse l’arresto di un sindaco per non vivere le sciagure. Io penso invece che il ministro si potrebbe fare carico a sua volta di una svolta, dopo anni di chiacchiere e incurie, facendo quello che dice il governatore De Luca ma che è inascoltato”.

Proprio le “chiacchiere”, in particolare le solite frasi fatte che si susseguono alle tragedie, hanno fatto imbufalire Fiorello che ha chiesto maggiori interventi per scongiurare disastri come questo.

Il sindaco prova poi a dettare la sua ricetta per evitare tragedie simili in futuro: “Serve un piano decennale per la messa in sicurezza del territorio con una cabina di regia, sburocratizzare gli appalti e un patto serio tra tutte le forze politiche. Che anche se cambiassero i governi, non si dovrebbe modificare il programma. Noi passiamo da un’emergenza all’altra”.

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