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Marisa Laurito

Marisa Laurito: “La camorra più importante è a Desenzano”

Pubblicato il 28 Marzo, 2024

Marisa Laurito non ha dubbi e fa scatenare le polemiche in quell’eterna contrapposizione fra Nord e Sud Italia. Perché per l’artista partenopea la camorra regna a Desenzano.

Lo ha detto a Peter Gomez durante La Confessione, il programma condotto dal direttore de Il Fatto Quotidiano su Rai 3.

“Non è solo problema di Napoli, è un problema italiano. Oggi la camorra più importante è al Nord, a Desenzano, lì risiede la camorra più importante”, ha detto la napoletana da tempo abitante a Brescia con il marito.

Opinione che, manco a dirlo, ha provocato l’indignazione del Comune che si affaccia sul lago di Garda.

Particolarmente infastidito l’assessore alla sicurezza Pietro Avanzi: “Spero che la signora Laurito scherzasse, non conosce la nostra realtà. Amministro Desenzano da 7 anni e non ho mai avuto sensazioni tangibili della presenza di organizzazioni criminali”.

“Anche dal confronto con le forze dell’ordine non emerge una tale situazione: abbiamo fenomeni di micro criminalità, come ovunque, ma nemmeno un caso di richiesta di pizzo è mai stato denunciato”, ha aggiunto.

La presenza della criminalità organizzata sul lago di Garda è, però, documentata da diverse inchieste, operazioni delle forze dell’ordine, denunce fatte all’autorità giudiziaria e anche da progetti di ricerca così come quello alla fine del 2023 dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano, che ha presentato un progetto di ricerca-azione nell’ambito di un accordo tra Unimi e l’azienda speciale consortile Garda Sociale.

Ricerca dalla quale è emerso che “L’area del Garda è una delle zone lombarde che sente maggiormente la pressione criminale e questo per le caratteristiche economiche, geografiche, logistiche che la contraddistinguono”.

In particolare a Desenzano, in base alle attività delle forze dell’ordine, esisterebbe una presenza non solo della camorra, con le famiglie Laezza e Grano del clan Moccia, ma anche della ‘ndrangheta con la ‘ndrina Fortugno-Piromalli.

Dallo studio emerge che l’area del Garda non è una zona afflitta da estorsioni, la pratica mafiosa citata dall’assessore Avanzi rispondendo a Marisa Laurito, ma sfruttata come lavatrice per riciclo di denaro poi reinvestito per la criminalità organizzata.

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