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Matilda De Angelis, l’acne e l’ansia: lo sfogo social in occasione dell’Acne awareness month

Matilda De Angelis parla su Instagram dei suoi problemi relativi all’acne e anche all’ansia.

Pubblicato il 13 Luglio, 2022

Matilda De Angelis si sfoga su Instagram riguardo a un’iniziativa relativa a un problema di salute facciale molto diffuso, l’Acne awareness month, il mese di sensibilizzazione sull’acne.

L’apertura alle proprie fragilità

Matilda su Instagram ha parlato nello specifico di come si sente e di come vive la problematica di cui lei stessa è affetta. Oltre al consueto post scritto in cui ha mostrato la sua riflessione ha deciso di condividere delle foto, alcune in cui piange, altre in cui ha il volto segnato dalle papule e altre ancora in cui ha la crema nei punti più dolorosi. La sua voglia comunque di accettare tutto ciò è stata mostrata assieme alla sua ansia nel post in cui ha scritto: Bisogna imparare a essere vulnerabili, a cercare aiuto, ad aprirsi rispetto le proprie fragilità. Ho iniziato a soffrire di ansia ormai quasi tre anni fa. La sensazione di stordimento che provoca è difficile da spiegare”.

Un senso di vuoto

Nel resto del post Matilda ha parlato anche del senso di vuoto una volta che si è accorta della presenza dell’acne, definito sintomo del suo malessere: Ho sentito per giorni e settimane un macigno sul petto che mi impediva di respirare, la sensazione che tutto attorno a me perdesse di senso, uno svuotamento emotivo feroce che non risparmiava nessun sentimento, bello o brutto che fosse, la paura di uscire di casa o di tornarci, perché ogni minimo cambiamento anche quotidiano poteva significare per me la rottura di un “equilibrio” a cui mi aggrappavo per convincermi che andasse tutto bene. Per me l’acne è stato il sintomo di questo grande male, anche se per tanto tempo ho pensato che ne fosse la causa. Bisogna imparare a rispettarci nelle nostre zone di luce come in quelle d’ombra. Io sto imparando che non posso controllare tutto nella vita e che prefissarmi costantemente uno standard di perfezione irrealizzabile in ogni ambito (lavorativo, sentimentale ecc) mi ha intossicato la mente. Capire chi siamo, cosa vogliamo di cosa abbiamo bisogno, quali persone, cose, situazioni ci fanno bene e quali no è necessario per crescere e guarire. E alla fine ridiamo, che col tempo tutto passa. O quasi”.

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