« Torna indietro

Movimento degli agricoltori inarrestabile: decine di trattori bloccano l’ingresso al Parlamento UE

Pubblicato il 6 Febbraio, 2024

La protesta degli agricoltori non si ferma e, se in Italia hanno minacciato di marciare su Roma, in Europa il movimento è arrivato fino al Parlamento UE a Strasburgo il cui ingresso è bloccato da decine di trattori.

La polizia ha alzato delle barricate mobili riuscendo a contenere le centinaia di agricoltori, ma al momento è completamente bloccata la circolazione di auto e mezzi pubblici.

Il parziale dietro front dell’UE

Nell’ennesima mattinata di fuoco l’UE ha accantonato una proposta anti-pesticidi, accogliendo dunque un’altra richiesta degli agricoltori. “La Commissione ha proposto il regolamento sui pesticidi – ha detto Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea – che rappresenta un valido obiettivo per ridurre i rischi dei prodotti fitosanitari chimici. Ma la proposta è diventata un simbolo di polarizzazione. È stata respinta dal Parlamento europeo. Non si registrano più progressi nemmeno in seno al Consiglio. Quindi dobbiamo fare qualcosa. Per questo motivo proporrò alla Commissione di ritirare la proposta”. Un clamoroso passo indietro di Bruxelles dunque, che sta iniziando a cedere dinanzi alla protesta vibrante degli agricoltori.

“La proposta è stata respinta dalla Camera europea – ha aggiunto la Von de Leyen – e non ci sono progressi nemmeno in Consiglio. Molti di loro si sentono messi alle strette. Gli agricoltori sono i primi a sentire gli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto i raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori avvertono l’impatto della guerra russa, dell’inflazione, dell’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto”.

La replica degli agricoltori

La tensione resta comunque altissima, con gli agricoltori che stanno protestando veementemente contro l’aumento dei costi, le tasse, le importazioni alimentari a basso costo che danneggerebbero le agricolture locali e i vincoli troppo stringenti imposti dall’UE nella lotta al cambiamento climatico.

Secondo gli agricoltori la misura sui pesticidi avrebbe solo aumentato gli oneri burocratici, tenendo i lavoratori dietro ad un computer piuttosto che sui trattori o nei campi. Inoltre ritengono che questa misura avrebbe aumentato il divario di prezzo tra i loro prodotti e le importazioni a basso costo rispetto ad altri agricoltori stranieri non vincolati a oneri così stringenti.

Il dietro front della Von der Leyen è però un chiaro segnale che l’UE probabilmente sta aggiustando il tiro ed è disposta a fare ulteriori concessioni sui temi ambientali. Intanto la lobby degli agricoltori europei COPA-COGECA ha accolto con piacere le osservazioni della Von der Leyen.

Christiane Lambert, presidente del gruppo, ha scritto su X: “La Commissione europea riconosce finalmente che il suo approccio non era quello giusto, e così rafforza la credibilità e l’importanza dell’attuale dialogo strategico”. La scorsa settimana l’UE aveva proposto un’esenzione sulle norme che impongono agli agricoltori di lasciare una parte dei loro terreni a riposo, mentre adesso è arrivata la marcia indietro sui pesticidi. Piccole conquiste per il movimento degli agricoltori, ma la battaglia si preannuncia ancora molto lunga.

About Post Author