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Napuland

Napuland: il videogioco ambientato a Napoli dove i nemici sono i parcheggiatori abusivi

Pubblicato il 1 Maggio, 2024

Altro che Grand Theft Auto, il videogioco cult in cui si indossano i panni di un delinquente da fare sopravvivere e ascendere al vertice della criminalità nelle metropoli dove sono ambientate le sue azioni. Arriva la risposta Made in Italy, Napuland, il videogioco in cui si capovolgono ruoli e obiettivi…

Perché i nemici non sono le forze dell’ordine e i criminali antagonisti, ma chi a Napoli non rispetta leggi e le regole di convivenza civile.

Un videogioco in fase di sviluppo benedetto Francesco Emilio Borrelli. Il deputato nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra ha pubblicato un post sui social con quale incensa l’eroe da impersonare nella Napoli dove “I mostri da sconfiggere sono abusivi, cialtroni, degrado e incivili”.

“Un videogioco che può essere di ispirazione per i giovani che devono capire contro chi ribellarsi e combattere”, scrive ancora Borrelli

È un videogioco napoletano che punta proprio a denunciare e sensibilizzare i giovani verso certe tematiche di convivenza civile. Credo che, veicolare messaggi positivi ai giovanissimi, contribuisca a costruire una società migliore per tutti. Purtroppo, molti ragazzi e ragazze di oggi, sono totalmente abbandonati in contesti profondamente ignoranti e seguono esempi davvero beceri”, spiega il suo ideatore e creatore Giuseppe Tattoli che ha mostrato l’anteprima al deputato.

Napuland, una bellissima città ricca di storia, arte e cultura, baciata dal sole e accarezzata dal mare, piena di colori e bellezze naturali di ogni tipo, è la casa di un popolo caloroso, allegro e fantasioso che ama la vita, l’amore e la poesia: i napulandesi. L’idillio dei napulandesi viene brutalmente distrutto da alcune entità malefiche, i Lutam, che, invidiose della bellezza paradisiaca della città e della gioia dei suoi cittadini, decidono di degradare la città possedendo e trasformando gli abitanti in esseri arroganti, ignoranti, violenti e presuntuosi, dando così vita a una nuova specie sub-umana: i Cuozzi“, spieda Tattoli

A Napuland, ora, coesistono due realtà opposte e ben distinte: i napulandesi, che amano la propria città e vorrebbero godersi la sua arte e bellezza in un clima di profonda pace e armonia, e i cuozzi, posseduti dai Lutam, che hanno il solo scopo di umiliare il popolo e oltraggiare la dignità di Napuland. I Lutam, che si nutrono del dolore dei napulandesi per infliggere loro maggiore sofferenza, rapiscono Pulcinella, il simbolo in maschera di Napuland, e lo rinchiudono in una cella segreta del castello dell’Ovis“, continua.

“Con questo ennesimo attacco allo spirito dei napulandesi, i Lutam hanno messo in ginocchio la città e, infiltrandosi in gran parte del tessuto sociale e politico, ricoprono ormai anche ruoli di potere. La disperazione dei napulandesi è così grande che tocca il cuore di Amelia, una vecchia fattucchiera che vive in cima al Vesuvio e decide di intervenire per rendere giustizia al popolo buono di Napuland. Così, con un incantesimo, racchiude tutte le preghiere e le speranze del popolo napulandese in un corno portafortuna e, dopo aver invocato le forze benefiche del dio Vesuvius, getta il corno nel cratere del vulcano il quale, dopo un tumultuoso risveglio, partorisce dalla lava il giustiziere di Napuland: Napuel, l’El di Napuland. Napuel è un’entità divina creata dall’unione tra la coscienza del popolo napulandese e la potenza vitale del vulcano Vesuvius. Il supereroe dovrà superare diverse sfide per contrastare le forze oscure dei Lutam, liberare Pulcinella e riportare Napuland al suo splendore originario”, conclude l’ideatore dettagliando la trama del videogioco,

“Ci auguriamo che, anche grazie a questo gioco, i giovanissimi posano comprendere davvero quali siano i veri mostri da combattere e sconfiggere che sono la criminalità, l’inciviltà, l’abusivismo e la prepotenza diffuse. Noi lavoriamo per una Napoli in cui queste realtà negative siano state debellate“, sottolinea Borrelli.

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