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Orrore a Caserta, lite per i gusci d’arachidi con un minorenne finisce in tragedia

Pubblicato il 19 Giugno, 2023

Una vicenda agghiacciante ha sconvolto il comune di Cellole, in provincia di Caserta, sotto choc per la morte terrificante di un suo concittadino: Giovanni Sasso.

L’imprenditore, dopo una banale lite con un 17enne, è stato spintonato battendo violentemente la testa a terra. Dopo alcuni giorni di agonia il 48enne purtroppo è deceduto.

Tragedia a Cellole: lite nata per dei gusci d’arachidi

La tragedia si è verificata venerdì 9 giugno e i carabinieri stanno provando a ricostruire l’episodio tramite le testimonianze dei presenti, dal momento che in zona non ci sono telecamere di videosorveglianza.

Secondo le ricostruzioni il 17enne stava mangiando delle arachidi, per poi gettare i gusti proprio davanti alla concessionaria d’auto di cui Sasso era il titolare.

Sasso avrebbe quindi rimproverato il giovane e dalle parole si sarebbe passati ai fatti e, durante la colluttazione, il 17enne avrebbe spintonato l’uomo che ha battuto violentemente la testa.

L’uomo è stato subito portato alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno per una brutta frattura alla base cranica, ma le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Purtroppo, dopo 8 giorni di ricovero in terapia intensiva, l’uomo è morto.

Le indagini

Subito dopo il fattaccio la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto le indagini per lesioni gravissime ma, quando i carabinieri di Sessa Aurunca hanno scoperto che il ragazzo coinvolto nella lite era un minorenne, il caso è passato alla Procura per i minori di Napoli. Inizialmente l’accusa era di lesioni gravissime ma, dopo la morte dell’uomo, il capo d’imputazione potrebbe essere modificato in omicidio preterintenzionale.

L’ultimo addio del sindaco Guido Di Leone: “Ciao Giovanni, ci mancherai”

L’episodio ha provocato grande sconcerto in paese e il sindaco Guido Di Leone ha voluto tributare l’ultimo addio allo sfortunato imprenditore con un post su Facebook: “È un giorno triste per Cellole non doveva andare così. Giovanni era un ragazzo pieno di vita, con tanta voglia di vivere e realizzare. L’intera comunità ha pregato per lui. Ogni parola è superflua davanti ad una tragedia del genere, meglio meditare in silenzio, nel dolore e nel rispetto. Mi stringo al dolore delle famiglie, è difficile da comprendere, è impossibile da accettare. Fai buon viaggio Giovà, ci mancherai”.

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